PORTO SAN GIORGIO - Barriere fonoassorbenti di Rfi, il no degli ambientalisti. La posizione di contrarietà è stata ribadita dal Coordinamento Ambientalista del Fermano, formato da Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Wwf O.A., Cai, Archeoclub, Fai, Circolo River Keeper, Movimento Decrescita Felice e Slowfood: associazioni che hanno sollevato il tema della tutela del paesaggio.
L’idea
Come previsto nel Piano di risanamento acustico di Rfi (Rete ferroviaria italiana), è in programma la realizzazione di barriere antirumore lungo la linea ferroviaria allo scopo di abbattere l’inquinamento acustico generato dall’alta velocità, con barriere che possono anche raggiungere l’altezza di 8 metri. Rfi fa riferimento alla Legge Quadro del 1995 sull’inquinamento acustico, al regolamento esecutivo sull’inquinamento acustico da traffico ferroviario e ai criteri d’intervento per il contenimento del rumore del Ministero dell’Ambiente. Negli anni è intervenuta migliorando la linea ferroviaria eliminando quel caratteristico rumore ritmico.
Però, relativamente al materiale rotabile e ai mezzi di trazione, la difficoltà di intervento sta nella mancanza di uniformità del materiale rotabile per l’elevato accesso alle infrastrutture di società private.
Oggi il problema si presenta di nuovo perché Rfi, in virtù del piano di risanamento acustico, si è impegnata nella proposta di soluzioni tecniche. Il Coordinamento Ambientalista del Fermano, in totale accordo con i Comuni costieri r interpretando anche il parere di cittadini e operatori turistici, esprime contrarietà alla realizzazione di barriere antirumore, di qualunque genere. Stando agli ambientalisti «non si può non tenere conto della valenza paesaggistica del nostro litorale e del territorio. Nessuno vorrebbe un affaccio su un muro di acciaio o di vetro con vetrofanie di falchi, come su molte autostrade, che non renderebbero meno oscena la struttura, anziché godere della vista del mare, delle spiagge e delle colline».
I viali
Secondo il Coordinamento «nessuno ambirebbe più passeggiare lungo i viali di Porto San Giorgio, Lido di Fermo e Casabianca, sul lungomare di Pedaso o di Porto Sant’Elpidio deturpati da pannelli fonoassorbenti orrendi, oppressi da una muraglia che inibisce la circolazione dell’aria con grave incremento dell’inquinamento ambientale. È da rigettare in pieno il tentativo di imporre la scelta tra un treno rumoroso e gli orribili muri frangi luce ed aria, idea da sostituire o utilizzando nuove tecnologie e materiali fonoassorbenti senza alcun impatto ambientale, o rimanendo semplicemente così come siamo oggi».