Beautiful fra risate e lacrime: commozione al remake di “Flebo d’amore” con un ricordo di chi non c’è più

Beautiful fra risate e lacrime: commozione al remake di “Flebo d’amore” con un ricordo di chi non c’è più
Beautiful fra risate e lacrime: commozione al remake di “Flebo d’amore” con un ricordo di chi non c’è più
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Giovedì 2 Settembre 2021, 05:10

PORTO SAN GIORGIO  - Commozione, gioia, emozioni e divertimento sono stati i sentimenti che hanno riscaldato il pubblico accorso numeroso nonostante il freddo a Rocca Tiepolo per il remake di “Flebo d’amore trent’anni dopo”, alla presenza del sindaco Nicola Loira, dell’assessore Elisabetta Baldassarri e del compositore Matteo Segafreddo.

Gli spettatori hanno riportato indietro gli orologi al 1991 quando, per la prima volta, fu rappresentata la parodia di Beautiful nella versione sangiorgese. Alla carrellata dei quadri in movimento raffiguranti lo sviluppo nei trent’anni successivi della storia dei tanti personaggi invecchiati da una parrucca bianca, è seguita la proiezione del video della memoria, montato da Pasquale Franci. Sulle note di Ennio Morricone da Nuovo Cinema Paradiso sono scorse le immagini rallentate degli interpreti di Flebo d’amore del 1991, in gran parte presenti, e del pubblico di allora, in prevalenza persone venute a mancare a cui era dedicata la serata. In contemporanea sfilava la nuova generazione di figli e nipoti che salutava chi oggi non c’è più.

Le lacrime di commozione si sono arrestate con la sigla di Beautiful che ha anticipato il flashback di Flebo d’amore. La trama, narrata da Sergio Soldani e disseminata qua e là dalla poesia del Leopardi entrata anche al “Sensitive, il night più prestigioso di Porto San Giorgio”, è stata fedelmente rispettata, con l’unica novità del flamenco danzato dalla star José Greco.

Il divertimento non è mancato anche per l’originalità di alcuni personaggi come Danil Neposcky e il prof Roverso Dal Monaco, interpretati da Alberto Cardano e Alessandro Rocchetti. Il finale è stato impreziosito dall’esecuzione del brano di Edward Elgar “Salut d’amour” dal violinista Paolo Strappa che ha accompagnato Carlo Palombini ne “L’Infinito”.

Al termine della serata, ripresa da Francesco Pascali, che ha avuto la supervisione artistica e le coreografie di Elisa Ravanesi, Pier Paolo Pascali ha espresso alcune considerazioni sul concetto del tempo, nella casuale coincidenza con il santo del giorno che il 28 agosto era Sant’ Agostino, che ha speso sul tempo parole di profonda saggezza. Pascali ha riservato un pensiero ai medici presenti, tra cui Patrizio Cardinali, direttore di Neurologia, ringraziandoli per essere impegnati, in particolare in questo periodo, nella lotta contro il tempo nel tentativo di salvare vite umane. Tutti e quaranta i partecipanti, alla fine sono saliti sul palco; tra questi la dodicenne Lucrezia Donzelli applaudita per “Fiamma da piccola”.

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