PORTO SAN GIORGIO - Un pallone che è rotolato nel segno dell'unione, del coinvolgimento emotivo, della generosità. Un pomeriggio che ha contribuito ad azzerare le differenze sociali e a rimpinguare le casse della Croce Rossa. Si è svolta sabato scorso, con questa filosofia, la prima edizione del "Futsal Solidale", un torneo di calcio a 5 che ha visto affrontarsi amichevolmente quattro selezioni, di fronte a un pubblico che è intervenuto in buon numero a Rione Murato.
C'erano i giocatori della squadra Fermo Calcio a 5 che si è ben comportata in serie C2, i volontari della Croce Rossa che, per una volta, hanno tolto la divisa per indossare calzoncini e scarpette, poi la compagine della F.c. Porto San Giorgio e, infine, c'erano soprattutto loro: gli aspiranti rifugiati politici che da più di un anno stanno trovando accoglienza al seminario sotto la gestione dalla Fondazione Caritas.
Quattro, quindi, i team che si sono sfidati in campo per la vittoria finale anche se la vera partita si è giocata su un altro fronte, ossia sul piano delle offerte da raccogliere tra gli spettatori da destinare proprio alla gestione dell'infermeria del seminario dove risiedono gli africani richiedenti asilo che è coordinata dalla Croce Rossa Italiana del comitato provinciale di Fermo.
Porto San Giorgio, sport senza frontiere
Sfida a calcetto con i rifugiati politici
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Giovedì 4 Giugno 2015, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 12:13
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