PORTO SAN GIORGIO - Affondo di Francesco Gramegna sulla posizione di Valerio Vesprini relativa alla ciclabile. Il candidato sindaco punta il dito sull’avversario: «Quante contraddizioni da Vesprini!». A una settimana dal voto, il J’accuse sul caso: «Non era stata - dice - la pista ciclabile “la goccia che aveva fatto traboccare il vaso” e convinto il candidato sindaco del centrodestra a uscire dalla giunta e dalla maggioranza? Allora perché, durante il confronto organizzato dal Comitato, Vesprini si è contraddetto, esprimendosi a favore della ciclabile, apprezzatissima da sangiorgesi e non solo?».
Gramegna e le quattro liste che compongono la coalizione di centrosinistra (Pd, Noi Porto San Giorgio, I Riformisti-San Giorgio Viva e Porto San Giorgio Bene Comune-La Sinistra con Gramegna) parlano di «contraddizioni emerse durante la campagna elettorale, da alcuni componenti dell’ex maggioranza, oggi nella coalizione di centrodestra: hanno detto e continuano a dire tutto e il contrario di tutto.
A partire dal candidato sindaco che, parlando dell’opportunità di utilizzare i fondi del Pnrr per migliorare il lungomare e la viabilità, ha omesso di ricordare che gli ex appartenenti alla maggioranza e quattro esponenti della minoranza, oggi al suo fianco, hanno votato contro i 4 milioni del Piano per realizzare il primo stralcio del nuovo lungomare. Delle due, l’una: o Vesprini e la sua coalizioni si sono ricreduti sulla bontà dei progetti della pista ciclabile e del nuovo lungomare, o si tratta del solito cerchiobottismo di una politica mascherata da civismo, che cambia idea in base alla convenienza del momento».
A metterci il carico il sindaco Nicola Loira che dal profilo Fb fa notare: «In questa strana campagna elettorale sembra che l’unico tema che interessi siano i 3,2 km di pista ciclabile sul lungomare. Da una parte la coalizione di Gramegna che sostiene le motivazioni culturali, ambientali e turistiche che hanno determinato la realizzazione della pista, dall’altra la coalizione di Vesprini che in tutti i modi ha delegittimato la nuova mobilità dolce sul lungomare. Alcuni rappresentanti del gruppo di Vesprini, come il consigliere della Lega, ne hanno fatto una bandiera politica criticando ferocemente l’iniziativa».
«Qualcosa però - riprende - sembra essere cambiato. All’incontro promosso dal Comitato non solo nessuna critica è stata espressa da Vesprini ma la nouvelle vague della destra sangiorgese ha perfino brindato alla pista ciclabile con i membri del Comitato. Appartenendo tra l’altro, questi giovani, alla stessa lista del consigliere della Lega, una domanda si impone a beneficio degli elettori: si tratta di una fulminea conversione sulla “pista di Damasco” oppure è semplice speculazione elettorale?».
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