Niente pneumologo a Porto San Giorgio, una mamma in pressing: «Costretta a rivolgermi al Salesi»

Niente pneumologo a Porto San Giorgio, una mamma in pressing: «Costretta a rivolgermi al Salesi»
di Serena Murri
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Sabato 27 Maggio 2023, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 12:32

PORTO SAN GIORGIO - Cercasi pneumologo urgentemente. Una delle nostre lettrici ci ha segnalato una problematica preoccupante che accende un faro su un gap da colmare nel servizio sanitario pubblico. Al centro della segnalazione la mancanza dello pneumologo sul territorio. Tra l’altro, si tratta di una figura medica, oltremodo fondamentale dopo il Covid, ma anche per tutta quella fascia della popolazione che ha sviluppato problemi relativi alla respirazione anche a livello cronico.

I timori

«È da un mese e mezzo che mi sto rivolgendo al centralino dell’ospedale per avere un appuntamento con uno pneumologo, senza avere alcun risultato», dice la donna, P.D., madre di una bambina con disabilità grave: aveva bisogno di una prescrizione per un ausilio per l’ossigeno necessario alla figlia e, alla fine, dopo varie telefonate a vuoto, ha dovuto rivolgersi al Salesi di Ancona. «Il centralino dell’ospedale -ha spiegato P.D.- mi ha passato la Pneumatologia del reparto che si trova all’ex ospedale di Porto San Giorgio. Come riferito dall’infermiera, sembrerebbe che il contratto dello pneumologo sia scaduto e che la figura medica non sia stata sostituita. Per prescrivere il tipo di ossigeno adeguato, serve un medico ma all’ex ospedale di Porto San Giorgio mi hanno detto che lo pneumologo non c’è e dunque non esiste una figura medica che mi possa prescrivere l’ausilio che serve a mia figlia. Una prescrizione per l’ossigeno da viaggio, che serve a mia figlia ad esempio per affrontare un viaggio in macchina. Ho chiamato tre volte, ma non sono riuscita ad ottenere nulla. Il medico non c’è e non si sa, chi ha bisogno, a chi si deve rivolgere». La bambina soffre di crisi respiratorie in seguito a crisi epilettiche complesse, ha bisogno del supporto sia in viaggio che a scuola, avrebbe bisogno di questa specifica prescrizione e di un dottore che indichi sull’impegnativa il tipo di ossigeno da assumere nel caso di attacchi respiratori.
Il riferimento
«A forza di tentativi - ha spiegato - ho dovuto prendere un appuntamento al Salesi di Ancona, dove dovrò recarmi con mia figlia al seguito e tutto ciò che questo spostamento comporta per lei.

Senza contare che potrebbe anche avere una crisi epilettica durante il viaggio. Tutto questo è assurdo. Avere quella prescrizione è un diritto di mia figlia. Ho scritto anche alla direzione dell’Ast Fermo ma non ho ricevuto risposta. Purtroppo mi misuro ogni giorno con i problemi di salute di mia figlia ed è frustrante accorgersi ogni giorno che famiglie come la nostra sono abbandonate a loro stesse e spesso non sanno a chi potersi rivolgere».

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