Porto San Giorgio, un grande lavoro
dei bagnini in spiaggia ma Comuni assenti

Il coordinatore dei bagnini della Marina servizi Fabio Marini
Il coordinatore dei bagnini della Marina servizi Fabio Marini
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Lunedì 14 Settembre 2015, 21:01 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 05:20
PORTO SAN GIORGIO - ​Un'estate, l'ennesima, passata in spiaggia al servizio dei bagnanti, con dedizione e professionalità.

Ma oggi per gli “angeli rossi” della Marina servizi, capitanati da Fabio Marini, e per la Confcommercio, a stagione balneare ormai conclusa, è tempo di bilanci. E di pungoli alle amministrazioni di Porto San Giorgio e di Fermo.



“Qualcosa di più e di meglio dovrebbe essere fatto dalle amministrazioni comunali le quali, purtroppo, considerano questo servizio come la Cenerentola nei programmi estivi di accoglienza riservando ad esso sempre pochi spiccioli”. Lanciato un chiaro e diretto messaggio alla politica, la Marina servizi e l'associazione di categoria passano a snocciolare i dati, testimonianza della bontà dell'operato in spiaggia e in mare.



“La stagione estiva si è chiusa con 12 salvataggi. Abbiamo lavorato con 35 postazioni baywatch, 20 a Porto San Giorgio,10 a Lido di Fermo, 2 a Lido Tre Archi, una a Marina Palmense e 2 a Pedaso, oltre ai 3 bagnini itineranti. In totale sono state oltre 70 le unità impiegate durante tutta la stagione estiva. A Porto San Giorgio sono stati effettuati 8 salvataggi, 4 a Lido di Fermo-Casabianca. Purtroppo in alcuni casi non c'è stato nulla da fare perché, malgrado la tempestività dei soccorsi, le morti a seguito di arresti cardiaci, sono state fulminanti. Per ben due volte gli assistenti bagnanti brevettati per l'utilizzo del defibrillatore hanno messo in uso il Dae. Quello che colpisce è l'orario in cui si sono concentrati gli incidenti in mare: la maggior parte di essi si è svolta dalle ore 10 alle ore 10,45, uno alle ore 12, uno alle ore 14 ed uno alle ore 15,40. Ad essere colpite da malori improvvisi anche in acque molte basse, forse a causa dell’eccessivo caldo di questa estate, sono state persone ultra-sessantacinquenni. Gli incidenti a bambini a ragazzi colti da improvvisi crampi o a surfisti in difficoltà sono stati nella media stagionale e, per loro, il tempestivo aiuto da parte degli assistenti bagnanti e della Capitaneria di Porto, è stato fondamentale e risolutivo”.



“Intensa è stata l'opera di prevenzione svolta dagli assistenti bagnanti che hanno cercato di prevenire, laddove possibile, uscite in acque alte e soste prolungate in mare. Le alte temperature di quest'anno accompagnate dal forte indice di umidità, hanno messo a dura prova - fanno sapere da Confcommercio - il lavoro di tutta la squadra degli assistenti bagnanti coordinata dal capo bagnino Fabio Marini. Il presidente della cooperativa Marina servizi, Giuliano Remia, si sente, quindi, in dovere di ringraziare tutti loro e la Capitaneria di Porto per il lavoro svolto e per i grandi risultati raggiunti. Malgrado alcuni decessi imputabili a cause naturali (quattro a ridosso della riva), nulla poteva essere fatto meglio di quanto fatto".



"La sicurezza in acqua è un tema caro a tutti i concessionari di spiaggia che, con gli anni, hanno saputo offrire alla città un servizio d'eccellenza che rende sempre più sicuro il soggiorno nelle nostre località turistiche di Porto San Giorgio e Fermo”.
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