Infermiere non si vaccina, arrivano i carabinieri. Il suo avvocato: «Non gli hanno dato spiegazioni su quello che avrebbero inoculato»

I carabinieri al centro vaccinale di Porto San Giorgio
I carabinieri al centro vaccinale di Porto San Giorgio
di Sonia Amaolo
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Lunedì 9 Agosto 2021, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 09:19

PORTO SAN GIORGIO - Caos al centro vaccini, sono dovuti intervenire i carabinieri. Un infermiere non si è vaccinato perché, fa sapere il suo avvocato,  le domande che poneva su cosa gli sarebbe stato inoculato non hanno avuto risposte.

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Lavora nella sanità e ha l’obbligo di vaccinarsi ma «il consenso deve essere informato – spiega il legale, Annalisa Cutrona -: sono intervenuta e ho fatto presente che, affinché si possa dare un consenso, l’individuo deve essere informato.

Alle domande devono seguire risposte. Il suo, sia chiaro, non è stato un rifiuto al vaccino. E’ stata una richiesta di risposte a quesiti di carattere scientifico».

E’ stato un venerdì pomeriggio movimentato alla Croce Azzurra. «Questa vicenda avrà un seguito importante - rimarca Cutrona -: provvederemo a programmare tutte le iniziative possibili, nell’ambito della legalità, per una presa di coscienza collettiva. Per senso civico. Non si possono vaccinare le persone come fossero pecore da marchiare, facendogli firmare un foglio di esonero a qualsivoglia responsabilità, è anticostituzionale e disumano. Il mio cliente non è un no-vax, è disponibile a vaccinarsi ma vuole essere consapevole di ciò che gli viene inoculato».

A chiamare i carabinieri è stato l’avvocato. «Il mio cliente aveva posto all’Asur domande specifiche ma non è seguita risposta. Quindi ha chiesto al medico vaccinatore e, alla fine, non si è potuto vaccinare perché il personale non ha risposto, rimandava al bugiardino, prendere o lasciare». L’avvocato si occupa dei casi di otto persone tra medici, infermieri e operatori sociosanitari.

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