Porto San Giorgio, festa al circolo
tennis per Elisabetta Cocciaretto

Porto San Giorgio, festa al circolo tennis per Elisabetta Cocciaretto
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Domenica 4 Febbraio 2018, 06:35
PORTO SAN GIORGIO - «Auguri Cocci»: con queste parole le amiche del circolo tennis Cococcioni hanno accolto ieri la loro Elisabetta Cocciaretto. Le hanno fatto gli auguri, perché “Cocci”, come la chiamano gli amici, ha raggiunto lo straordinario risultato della semifinale all’Australian Open proprio nel giorno del suo compleanno. Doppia, anzi tripla, la festa del circolo. 

Compleanno e Australia da una parte, Chieti dall’altra, visto che la diciassettenne tennista nata sui tre campi di terra rossa sangiorgesi, sarà in Abruzzo per giocare la Federation Cup, la Davis in versione femminile. Ad accoglierla, c’erano il presidente del circolo, Gianluca Quinzi, il maestro Antonio di Paolo, che le ha insegnato a giocare, il vicepresidente della struttura, Raffaele Rizza, e il presidente regionale della Federtennis, Emiliano Guzzo. 

 «Sei nata tennisticamente qui e hai sempre mantenuto un profilo basso – il saluto di Quinzi – vogliamo ricordare lo straordinario risultato di Melbourne, ma soprattutto dirti in bocca al lupo per il prossimo weekend a Chieti».

Probabilmente non avrà grosse chance di scendere in campo, ma se Sara Errani prima, e Jasmine Paolini poi, facessero il proprio dovere in singolare e in doppio, chissà che Elisabetta non ce la possa fare a giocare un match? Il tempo dirà la sua, ma intanto Quinzi le fa gli auguri a cominciare dalla prossima settimana: «Ti auguro una carriera splendida e piena di successi di qui in avanti». Deve giocare ancora sette slam nella categoria Under, ma se iniziasse a vincere anche nella pro, la strada per scalare le classifiche sarebbe meno in salita. La Cocciaretto però non è spaventata, anzi, ringraziando gli amici per la festa ha detto: «Spero proprio ci siano altri momenti come questo, anzi, mi impegnerò affinchè ce ne siano». L’intenzione di far bene c’è e c’è pure la voglia di non dimenticare le origini, tant’è che la giovane tennista porta sempre con sé il ricordo del circolo che l’ha vista nascere e dei tre campi dove ha iniziato a tirare i primi dritti e rovesci. «Una delle poche così brave che ho avuto in carriera» il commento del maestro Di Paolo.
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