Sarà abbattuto il cavalcavia centrato da un camion: chiusa la corsia d'emergenza dell'autostrada A14

Porto San Giorgio, Sarà abbattuto il cavalcavia centrato da un camion: chiusa la corsia d'emergenza dell'autostrada A14
Porto San Giorgio, Sarà abbattuto il cavalcavia centrato da un camion: chiusa la corsia d'emergenza dell'autostrada A14
di Francesca Pasquali
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Giovedì 6 Agosto 2020, 11:30

PORTO SAN GIORGIO - Sarà demolito in una notte di settembre il cavalcavia tra via Beato Angelico e via san Francesco d’Assisi, a Porto San Giorgio. L’esito del sopralluogo da parte dei tecnici del ministero delle infrastrutture ha dato esito negativo. Troppo gravi per sistemarli i danni dell’incidente del 28 luglio, quando un bilico che trasportava un escavatore l’ha centrato in pieno, causando la chiusura dell’autostrada nel tratto verso sud e paralizzando la viabilità del Fermano e dell’Ascolano fino a sera.

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Ieri mattina, nel comando della polizia municipale di Porto San Giorgio c’è stato un incontro tra rappresentanti di Comune, Società Autostrade, Ciip, Fastweb, Telecom e i tecnici che progetteranno il nuovo cavalcavia. Il ponte è chiuso dal giorno dell’incidente. Nel tratto sottostante di A14 la circolazione è, invece, regolare. La demolizione avverrà a settembre, in una notte, passato il controesodo. Prima, sono previsti «interventi preventivi che non comporteranno interruzioni al traffico autostradale». Da ieri, la corsia di emergenza nel tratto sotto il cavalcavia è chiusa. Ci resterà finché non sarà abbattuto.
 
Entro agosto saranno spostati i servizi che passano per il ponte (fognatura, fibra ottica e linea telefonica). Il tratto di A14 tra Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio resterà ovviamente chiuso la notte della demolizione, fino alla rimozione di tutto il materiale.
Il programma
La notte successiva, quando saranno tagliate le travi d’acciaio, è prevista la chiusura di una sola carreggiata. Poi, partirà l’iter per la ricostruzione, con tutti i passaggi obbligati e i conseguenti tempi. «Nell’interesse dei residenti – spiega il neoassessore ai Lavori pubblici, Andrea Di Virgilio – e considerata la presenza di strutture ricettive, alberghiere e del centro neocatecumenale, chiederemo formalmente a Società Autostrade l’immediato ripristino del cavalcavia comprensivo di un passaggio pedonale in sicurezza».
I problemi
Sembra davvero non esserci pace per questo tratto di autostrada. L’incedente del 28 luglio, con il carico finito in mezzo all’A14, che solo per miracolo non ha ferito nessuno, ne aveva obbligato la chiusura, in un primo momento nel tratto tra Porto Sant’Elpidio a Porto San Giorgio, poi, con l’intensificarsi del traffico, a partire da Civitanova. Nel giro di pochi minuti la viabilità è infatti impazzita. In autostrada si sono registrati fino a cinque chilometri di coda. Poi i mezzi hanno cominciato a riversarsi sulla Statale, intasandola e mandando letteralmente in tilt la circolazione. Nel primo pomeriggio c’erano dieci chilometri di fila e i semafori lampeggianti davvero poco hanno potuto di fronte a quel delirio. Ripercussioni si sono avute anche sulle altre strade principali, con rallentamenti sulla Valdete e sulla Mezzina. 
Il bilancio
Solo nel tardo pomeriggio, dopo la riapertura dell’A14, la situazione è lentamente tornata alla normalità. Una giornata da dimenticare, nel pieno dell’estate, che è stata solo l’ultima “stazione” di quella che ormai è diventata una via crucis. Neanche il tempo di tirare un sospiro di sollievo per il dissequestro degli ultimi due viadotti (il Vallescura e il Santa Giuliana) e per il ritorno alla doppia corsia di marcia, che, ecco, l’ennesimo guaio.

C’è chi parla di maledizione, chi se la prenda con i politici, chi sbraita e sfoga la rabbia a colpi di clacson. Fatto sta che, da un paio d’anni a questa parte, la viabilità del sud delle Marche non sembra proprio trovare pace.

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