PORTO SAN GIORGIO - Count down per la corsia ciclabile. Con settembre ripartirà il discorso della realizzazione del progetto esecutivo approvato dalla Giunta Loira. Continua ad essere piuttosto acceso il dibattito relativo al nuovo tracciato, da parte dei rappresentanti della maggioranza, non tutti d’accordo sul progetto ma soprattutto sui metodi decisionali.
La giunta è intenzionata a tirare dritto e con il mese di settembre si punta all’appalto, come auspicava il sindaco Nicola Loira. Il prossimo mese, sarà però anche il momento di confronto con gli operatori della categoria che sul lungomare lavorano, molti dei quali hanno opinioni anche molto critiche sull’argomento. Il confronto con le categorie sarà utile e imprescindibile, visto e considerato che la maggior parte dei balneari si è già adeguata da anni al nuovo piano spiaggia, prevedendo gli spazi per la pista ciclabile. Questo non significa che i medesimi balneari non siano a favore della corsia.
Marco Celanzi, titolare dello stabilimento Albachiara in centro, ha parlato di risultati da raggiungere poco alla volta ma in maniera costante: «Bene la corsia ciclabile che serve alla città. Non bisogna - però - smettere di pensare anche al discorso pista ciclabile. Un progetto da calare bene sulla realtà del lungomare sangiorgese, con la prospettiva dei prossimi 10 anni. Tutti noi - o quasi - dal 2004 in poi abbiamo rinnovato le strutture. Secondo me la pista ciclabile e il porto sono le chiavi vincenti per il turismo dei prossimi anni».
Per quanto riguarda l’applicazione del progetto esecutivi, mancano i dettagli tecnici e la predisposizione della gara d’appalto per selezionare le ditte che dovranno realizzare il progetto.
Non del tutto critico ma aperto al discorso corsia, è apparso il consigliere di minoranza della Lega, Renzo Petrozzi che ha dichiarato: «ritengo che il discorso corsia ciclabile sia positivo. Bisogna leggere bene le carte. Va studiato bene il progetto, tenendo presenti le criticità e la posizione dei commercianti. Bisogna valutare tutto. Un progetto di pista ciclabile è ancora più importante, compatibilmente con le risorse da investire per la città. Non come la pista di 50 metri fatta nord, davanti alla chiesa, sono soldi buttati. Serve invece un progetto globale di pista ciclabile che consenta una viabilità alternativa e sostenibile per la città. Per questo però serve un confronto con le categorie, per un progetto complessivo da realizzare a stralci. Non servono spot elettorali da fine legislatura per raggranellare qualche voto. Serve un progetto che sia un’opportunità per la città».