Una città in festa: «Ristoranti premiati con le stelle, adesso però servono hotel all’altezza»

Una città in festa: «Ristoranti premiati con le stelle, adesso però servono hotel all altezza»
Una città in festa: «Ristoranti premiati con le stelle, adesso però servono hotel all’altezza»
di Serena Murri
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Giovedì 25 Novembre 2021, 05:10

PORTO SAN GIORGIO -  Esplosione di stelle Michelin a Porto San Giorgio: premiati con una stella il ristorante L’Arcade di Niki Sergeev e Retroscena di Pierpaolo Ferracuti e Richard Abouzaki. Molta suspense dalla Michelin che fino all’ultimo non aveva rivelato nulla. Al momento della premiazione, martedì al Francia Corta di Brescia, gli chef si sono abbracciati dicendosi: «Che bomba è esplosa per Porto San Giorgio». 


A raccontarlo, il titolare de L’Arcade Nikita Sergeev che non si aspettava il premio: «È stato un momento molto emozionante quello della premiazione. Mi sono sentito appagato dal fatto che la linea scelta per il nostro ristorante era quella giusta. È un riconoscimento al lavoro fatto, un lavoro duro, sacrificante, per certi versi ostile che richiede molta dedizione». L’Arcade è stata inaugurata nel 2013, il personale arriva a 16 persone, tra sala e cucina dove troviamo 9 cuochi per una media di 35 coperti a servizio. La stella non era il nostro obiettivo. Il nostro obiettivo è quello di vedere i nostri clienti con il sorriso. La stella arriva come una corona, è il riconoscimento al nostro lavorare con rigore, curando i piatti nel dettaglio per soddisfare i clienti. É stato come un premio alle Olimpiadi. In Italia l’offerta della ristorazione è molto ampia, la guida Michelin raccoglie oltre 250 ristoranti su tutto il territorio nazionale ed essere in quel 10% della ristorazione italiana ti fa volare. Siamo in tanti, per un lavoro quasi sartoriale, serve professionalità, attenzione e mano ferma per intagliare le verdurine di una forma precisa». 


Due ristoranti con due stelle, non se lo aspettava nessuno. «Siamo stati contenti di averlo ottenuto insieme - ha aggiunto Sergeev-.

Così siamo entrambi soddisfatti. È un riconoscimento per noi ma anche per Porto San Giorgio e per tutto il territorio che speriamo non si tiri indietro, soprattutto in fatto di infrastrutture. Noi lavoriamo con gente che parte apposta per venire a mangiare nei nostri ristoranti, poi si ferma sul territorio ma servono collegamenti ferroviari e posti letto in alberghi di livello. Parliamo di un flusso turistico importante».

Invece, a crederci fin dall’inizio del loro sodalizio sono stati Richard Abouzaki e Pierpaolo Ferranti che già l’anno scorso, avevano ricevuto la menzione di un loro piatto all’interno della prestigiosa guida. Solo 10 mesi dopo, è arrivata la stella. «Puntavamo alla stella fin dall’inizio - ha confessato Abouzaki che parla anche per Ferracuti- Abbiamo messo impegno, duro lavoro, sacrificio e siamo stati ripagati con un riconoscimento ambito a livello mondiale. Abbiamo investito tanto sulla sala, con un sommelier ed un Restaurant manager che ci hanno fatto crescere tantissimo. Da bistrot siamo diventati Ristorante italiano contemporaneo. Abbiamo un personale che conta 10 persone, di cui 7 cuochi, per una media di 22 coperti». 


Alla premiazione «mi sono commosso dalla gioia - ha ammesso Abouzaki -. Ti scoppia il cuore quando vedi che il tuo impegno è riconosciuto a livello non solo personale ma nazionale. Ora perseveriamo per il conseguimento della seconda stella. Ben due stelle, per Porto San Giorgio, avranno un grande eco. Qualcosa di pazzesco per il turismo gastronomico nei prossimi mesi». Quello che deve aspettarsi la città e il territorio è «una maggiore pressione -ha anticipato Abouzaki- Clienti esigenti. L’unica pecca del territorio è l’hôtellerie che deve potenziare l’ospitalità. Partono dalla Puglia per venire a cena da noi ma dobbiamo garantire un’hôtellerie adeguata ai nostri clienti che sono esigenti e chiedono l’Hotel a 5 stelle sul mare che qui non abbiamo».

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