PORTO SAN GIORGIO - «Lungomare centro libero prima di Pasqua, sennò è inutile aprire». La data del termine dei lavori, fissata per il 15 maggio è troppo lontana per la titolare del negozio Frivolo che insiste sul lungomare, dove è stato lasciato il passaggio solo sul marciapiede, dato che la sede stradale è occupata dal cantiere. I lavori sono della Ciip.
A nord sono partiti i lavori per la corsia ciclabile e in centro sta proseguendo l’intervento per sottoservizi e fognature.
«Se davvero la fine dei lavori è fissata per il 15 maggio, noi negozianti che facciamo? Ho parlato prima con il sindaco Nicola Loira e poi con l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Di Virgilio: mi ha detto che la data di riconsegna del tratto di lungomare è prevista appunto per il 15 maggio». Secondo la titolare dell’attività, sarebbe importante prima «liberare la zona centrale entro la settimana di Pasqua. Il 15 maggio metà stagione estiva è già andata con i prodotti da vendere a prezzo pieno. Finire in quella data significa perdere almeno un mese e mezzo di vendite. È fondamentale ripristinare il tratto di strada davanti al negozio almeno per il 10 aprile. Le ruspe non dovranno più esserci per quella data». Al momento con la presenza del cantiere, sostiene che «chi passeggia è dissuaso dall’entrare in negozio, vista la rete che delimita il cantiere. Vogliamo il lungomare libero. Insoma, se perdiamo la Pasqua perdiamo almeno il 30% degli incassi della stagione estiva. Con il lungomare totalmente chiuso non vale neanche la pena di aprire. Nemmeno nei weekend. Ora siamo chiusi, teniamo aperta solo la vetrina».
Tra l’altro, la titolare di Frivolo ha fatto presente che il commercio anche nel centro della città non sembra andare a gonfie vele. «Il commercio sta andando malissimo. Ci mancavano i cantieri. Lavori di questo tipo si fanno a ottobre e non ad aprile. Continuano a dire che Porto San Giorgio è una città turistica ma non si può concedere di fare questo tipo di lavori in un mese come aprile e di consegnarli a metà maggio. Dove insistono negozi, devi liberare prima, anche per una questione di immagine della città. Speriamo che si sbrighino a fare questi lavori».