Abou Zaki di Porto San Giorgio miglior chef under 30 in Italia: «In cucina spazio alla creatività»

Abou Zaki di Porto San Giorgio miglior chef under 30 in Italia: «In cucina spazio alla creatività»
Abou Zaki di Porto San Giorgio miglior chef under 30 in Italia: «In cucina spazio alla creatività»
di Massimiliano Viti
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Mercoledì 1 Febbraio 2023, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 17:43

PORTO SAN GIORGIO - Richard Abou Zaki è il miglior chef under 30 d’Italia. Non solo. Lo stesso chef di Retroscena ha vinto anche il premio “Creatività in cucina” a Identità Milano 2023 insieme al suo socio e amico Pierpaolo Ferracuti. Un doppio premio che consacra Abou Zaki nell’olimpo dei cuochi italiani.

«Di sicuro non è stato lo stellato più giovane d’Italia ma è una delle menti più prolifiche che il panorama nostrano conosca, dai piatti più popolari a nuovi modi di pensare il noto, Asia compresa» è la motivazione con cui Identità Golose ha assegnato il premio “Vent’anni” a Abou Zaki. «Sono molto contento.

Al termine della mia lezione al congresso nazionale di alta cucina ho spiegato come la rivoluzione è costringere chi viene nel nostro ristorante ad aprirsi ad una nuova esperienza e a stimolare la curiosità che diventa carburante per le nostre idee. Perché la rivoluzione non arriva solo dalla cucina ma soprattutto dai clienti» ha detto Abou Zaki che nel suo discorso ha citato Porto San Giorgio, per far capire come la rivoluzione possa partire anche da un piccolo paese marchigiano e non per forza da una grande città.


L’accoppiata


Abou Zaki è doppiamente felice perché ha ricevuto insieme a Pierpaolo Ferracuti il premio “Creatività in cucina”. Creatività nei piatti di Retroscena ma quella che ha permesso ai due chef di aprire nuovi locali come “Opera bao ramen bar” e “La sera, pizza vista mare”. Il tutto in un lasso di tempo piuttosto esiguo. «Il premio vuol dire che abbiamo portato qualche novità nella rinomata cucina italiana. Un premio che va a tutto il team che lavora con noi. Perché la squadra ha il compito di eseguire alla perfezione, ogni volta, i piatti del menù. L’esecuzione deve rispecchiare perfettamente l’idea. Ed è per questo che il premio va condiviso con tutti i collaboratori. Un riconoscimento al nostro impegno ma anche uno stimolo a fare sempre meglio. Vogliamo sempre superarci, questo deve essere il nostro obiettivo quotidiano» commenta lo stesso Richard. Il vero obiettivo del ventiseienne chef è conquistare la seconda stella Michelin.

«Ho sempre avuto ben chiari gli obiettivi davanti a me. Uno era la stella Michelin, che è arrivata prima del previsto. Ora dobbiamo alzare il livello per guadagnarci la seconda. E i premi ottenuti ci fanno capire che la strada intrapresa è quella giusta». Proprio per inseguire la seconda stella Michelin, il ristorante stellato Retroscena è stato recentemente rinnovato. Con un nuovo ambiente, un servizio più accurato e una carta dei vini che è cresciuta di 200 etichette, passando da 240 a 440 tra blasonate, di ricerca e locali. Il sogno di Richard resta quello di abbinare il ristorante a 8-10 suite di lusso.

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