L'Ete Morto in piena fa crollare
un ponte costruito nel 1958

L'Ete Morto in piena fa crollare un ponte costruito nel 1958
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Domenica 4 Maggio 2014, 20:17 - Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 12:00

FERMO - C' ancora una volta Sant'Elpidio a Mare, ancora il fiume Ete Morto, ancora un ponte, sui titoli di cronaca e in cima ai danni del maltempo. Per fortuna, questa volta, diversamente dal 2 marzo 2011, non è finita in tragedia, ma è di nuovo il territorio elpidiense ad uscire ferito dopo le violente precipitazioni che hanno sferzato tutte le Marche, Fermano compreso, nelle ultime 72 ore.



Per tutta la giornata di sabato, le attenzioni si erano concentrate in particolare sul fosso che costeggia la provinciale Faleriense, al quartiere Luce, che per l'ennesima volta ha tracimato, allagando aziende ed abitazioni. In serata, invece, è crollato il ponte di via Cerretino, strada periferica non lontana dalla Mezzina, che attraversa l'Ete Morto, un paio di chilometri a monte di Casette d'Ete. Quintali di tronchi, sterpaglie e rami si sono accumulati sotto la campata, fino a formare una diga che ha impedito il normale deflusso dell'acqua. Gli argini hanno ceduto, ai pilastri del ponte è crollata la terra sotto le fondamenta ed il crollo è stato inevitabile. Immediatamente si è allertata la macchina dei soccorsi, per sbarrare il transito lungo la strada. Si tratta di una via secondaria, di campagna, che non viene percorsa da molti veicoli, quindi non ci saranno conseguenze per il traffico veicolare. Ma il danno è di centinaia di migliaia di euro e non è semplice immaginare quando quella struttura potrà essere ricostruita.

Il cedimento del ponte, costruito nel 1958 e conosciuto come il ponte “de li Corvà”, ha provocato danni anche alle condutture idriche ed alla linea Adsl che servono la zona industriale Brancadoro. Nella mattinata di ieri, tecnici Telecom e del Tennacola hanno effettuato un sopralluogo per provvedere al ripristino delle linee, per evitare disservizi alle aziende.

C'era anche il sindaco di Sant'Elpidio a Mare Alessio Terrenzi, che si prepara a dover fronteggiare ancora investimenti per sistemare le emergenze. "Questo doveva essere l'anno della programmazione di opere pubbliche, ma quando ci si trova sempre a fronteggiare danni e pericoli per la sicurezza del territorio e dei cittadini, si rischia ancora una volta di dover spendere le somme a disposizione per metter mano alle emergenze. Purtroppo la mole di detriti e piante rimasti bloccati sotto la campata del ponte ha fatto da tappo ed ha scavato gli argini fino a far cedere prima un lato, e con ogni probabilità, a breve, anche i pilastri dall'altro versante. Da domani effettueremo subito una relazione con la stima dei danni, da inviare alla Regione. Sicuramente chiederemo lo stato d'emergenza e ci auguriamo che gli enti superiori ci forniscano le risorse necessarie per ripristinare il territorio. Il comune farà tutto il possibile e stanzierà somme importanti, ma da solo non ce la può fare".

A Porto San Giorgio la situazione è tornata alla normalità. Per tutta la giornata in molti hanno pulito scantinati e garage infangati dopo l'ondata di maltempo del weekend. Anche a Porto Sant'Elpidio situazione ora nella norma. Il sindaco su Fabcebook invita i suoi cittadini a rimboccarsi le maniche per ripulire la città invasa dal fango e danneggiata dalla pioggia.

A Fermo sono stati eseguiti interventi di prosciugamento edifici allagati a Lido di Fermo, sopralluoghi per movimenti franosi in varie zone (San Pietro Orgiano, Torre di Palme, Gabbiano, Vallasciano, Camera, Valloscura, Moie) e rimozione alberi caduti sulla sede stradale in diverse località (Capodarco, Salette, Val d’Ete). Nonostante la situazione critica del comprensorio fermano, una squadra di soccorso è stata mobilitata per le operazioni di salvataggio a Senigallia. In questa occasione sono stati inviati soccorritori acquatici, equipaggiamenti specifici e un gommone per recuperi in zone alluvionate. Su richiesta della Regione Marche proseguirà, per altri giorni, l’impiego di Volontari fermani e idrovore nella cittadina rivierasca.

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