Svem e Regione a Fermo, Calcinaro: «Pnrr e fondi dall’Europa occasioni da non perdere. Servono subito i progetti»

Svem e Regione a Fermo, Calcinaro: «Pnrr e fondi dall’Europa occasioni da non perdere. Servono subito i progetti»
Svem e Regione a Fermo, Calcinaro: «Pnrr e fondi dall’Europa occasioni da non perdere. Servono subito i progetti»
di Chiara Morini
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Giovedì 11 Maggio 2023, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 10:40
FERMO Crescere si può, soprattutto ora che ci sono fondi europei. Risorse ingenti, si parla di centinaia di milioni di euro per imprese e istituzioni. Se ne è parlato ieri pomeriggio nel corso di un incontro, svoltosi a Fermo nei locali della Camera di Commercio e promosso dalla Svem, Sviluppo Europa Marche, con i dirigenti regionali a spiegare, anche in b2b, i dettagli.  


L’opportunità


«La Svem sta dando una grande opportunità – ha commentato il presidente della Cciaa Gino Sabatini – e a questo proposito vorrei anche ricordare la convention internazionale delle Camere di Commercio, che siamo riusciti a portare nelle Marche, dal 16 al 19 giugno, a Colli del Tronto, ci saranno rappresentanti camerali di diversi paesi. Ricordo a tutti che non sono buyer, ma possono facilitare i rapporti». Export, ma anche fondi europei o Pnrr e a questo proposito il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, ha ricordato che il Pnrr «è un treno importante da non perdere, devono essere risorse aggiuntive. Non bisogna cadere nella tentazione di utilizzare queste risorse per sostituire stanziamenti già effettuati: si pensi che i 40 miliardi destinati ai comuni sono diventati 30. Il 25% è diventato copertura dell’esistente». Le opportunità ci sono e la Regione, con la Svem, è pronta a fare la sua parte per sviluppare le politiche europee. «Ci puntiamo molto – ha commentato il presidente della regione Francesco Acquaroli – con la Svem vogliamo che le Marche diventino una tra le regioni più virtuose». E tra le virtuosità, non si può non considerare il Next Appennino o il Pnrr sisma. «I primi risultati dei bandi – ha ricordato il senatore Guido Castelli, commissario per la ricostruzione – sono stati buoni. Si pensi che a fronte di 615 milioni le richieste nelle 4 regioni sono state per circa 1,5 miliardi. Noi però siamo al lavoro anche per coordinare gli investimenti che sono un grande stimolo economico». Ad Andrea Santori, presidente Svem, il compito di ricordare come «dobbiamo terminare di spendere i finanziamenti della vecchia programmazione, entro dicembre. In arrivo poi nuovi bandi e programmazioni per 1 miliardo di euro, con il supporto territoriale Svem».

Gli ambiti

Fondi europei ed energia, internazionalizzazione e formazione, credito compreso sono stati gli ambiti di cui si è parlato con i dirigenti regionali. «Le risorse europee sono di impulso strategico – ha commentato il dirigente della formazione Massimo Rocchi – in particolare quelle per la formazione professionale specifica, che la regione conta di utilizzare per intercettare la dispersione scolastica».

Diverse le opzioni, e le programmazioni, a seconda della durata: dovrebbero arrivare 2,5 milioni di euro, di cui uno destinato al settore moda e calzatura, con attività formative nelle imprese. Silvano Bertini, dirigente industria, artigianato e credito, ha ricordato i bandi per l’area di crisi complessa. 

Il bando


«Un bando ministeriale per 7,3 milioni di euro per la legge 181 è pronto per il Fermano-Maceratese - ha detto – e un altro è in preparazione per il Piceno, per 6 milioni di euro. Bisogna presentare progetti importanti, perché poi a giugno scade l’accordo di programma e non si hanno più i fondi». In arrivo, inoltre, anche un bando per le piccole e medie imprese, per la sicurezza e la sostenibilità. Sbriscia, dirigente del settore fonti energetiche ha ricordato i 49,5 milioni di fondi europei per promuovere l’efficienza energetica e i 9 per le rinnovabili. Il consulente Stefano Massari ha evidenziato come oltre «alle Cciaa e alla regione ci siano molte possibilità di finanziamento, ma il caso della cassa depositi e prestiti dimostra che ci sono più soldi che imprese che li chiedono». 


I fondi


Il dirigente della programmazione comunitaria e nazionale, Andrea Pellei, ha ricordato i 586 milioni di Fesr Marche (più 104 milioni complementari), per ricerca, green e sviluppo sostenbile, e i 296 milioni (più 50 milioni complementari), per una regione più sociale. «Noi – ha aggiunto Fabio Travagliati responsabile regionale del supporto al credito – stiamo gestendo un bando per trovare un partner qualificato per gestire l’agevolazione al credito». Infine Paolo Mariani del Confidi Unico ha detto che «tutti questi fondi, che fanno girare la testa, dovranno essere “scaricati” sul territorio. Ricordiamo che il 90% delle imprese nel nostro territorio sono Pmi, imprese poco strutturate».
 

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