Mattia, 30 anni, tradito dalla montagna che amava. E' precipitato per 120 metri in un canalone davanti agli occhi di un amico

Mattia Orsi, morto a 30 anni, durante un'escursione
Mattia Orsi, morto a 30 anni, durante un'escursione
di Francesco Massi
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Domenica 26 Settembre 2021, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 15:58

MONTEFORTINO - Precipita dalla montagna e muore. Tragico incidente ieri mattina sui Sibillini, vittima Mattia Orsi, un giovane di 30 anni di Fabriano. Terribile e fatale il volo durante un’escursione insieme a un amico, inutili i soccorsi.

Il dramma si è consumato sul versante sud-est, quello che dà verso il Fermano, del Pizzo Berro, in Comune di Montefortino. La vittima stava effettuando, insieme al suo amico, un’escursione attraverso una delle creste della montagna.

 
La dinamica
All’improvviso è scivolato ed è precipitato, senza potersi afferrare a nessun albero o cespuglio, per circa 120 metri, fino alla base della parete. La causa dell’incidente è probabilmente da imputare al cedimento di un appiglio. Amici e conoscenti ricordano la passione di Mattia per la montagna, e anche la sua grande esperienza nell’affrontare i pericoli in alta quota.

Illeso l’altro giovane che lo accompagnava e che ha assistito impotente all’accaduto, dando subito l’allarme per far arrivare i soccorsi.

Si è messo in moto il sistema su più fronti. Sul posto si sono recati una squadra del Soccorso Alpino di Montefortino e una dei vigili del fuoco di Amandola. Poi è intervenuta un’ambulanza della Croce Azzurra della Potes di Amandola, la quale ha stazionato alla base della parete del monte.

Sul versante maceratese sono intervenuti i carabinieri forestali di Frontignano, la frazione montana di Ussita. Vista la gravità dell’incidente e la difficoltà per raggiungere il luogo dove era precipitato il giovane (l’incidente è avvenuto intorno alle 10.30, il recupero verso le 13), i primi soccorritori hanno allertato l’eliambulanza Icaro 02 partita da Fabriano, attrezzata per il recupero delle vittime di incidenti in luoghi impervi, dove è necessario calarsi con il verricello.

L’equipaggio, oltre al personale sanitario, prevede la presenza di un tecnico di elisoccorso che si deve occupare di tutte le delicate operazioni di recupero in sicurezza: una volta giunti sul posto, purtroppo, ci si è resi conto che non c’era nulla da fare per salvare il trentenne. L’eliambulanza con la salma a bordo è poi atterrata a Frontignano per attendere le disposizioni del magistrato di turno.


Il versante
I due amici stavano salendo la vetta passando per la cresta del monte, visibile dalla Gola dell’Infernaccio, una delle mete più gettonate dagli escursionisti. Un tracciato abbordabile almeno fino all’eremo. Ma poi inizia la montagna vera. L’altro compagno di escursione, comunque parzialmente scivolato lungo il crepaccio dove è precipitato Mattia, era sotto choc per aver assistito alla scena ed è stato nel frattempo recuperato da due squadre di terra del Soccorso Alpino, una salita da Montefortino versante Infernaccio, e l’altra da Frontignano, sul versante del Fargno, e poi preso in cura dai sanitari.

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