Ancora violenze sulle donne, per un ucraino scatta a Pedaso il divieto di avvicinamento alla sua ex

Ancora violenze sulle donne, per un ucraino scatta a Pedaso il divieto di avvicinamento alla sua ex
Ancora violenze sulle donne, per un ucraino scatta a Pedaso il divieto di avvicinamento alla sua ex
di Pierpaolo Pierleoni
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Venerdì 9 Giugno 2023, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 12:30

PEDASO - Un altro episodio di violenza sulle donne e di misure cautelari disposte dal tribunale per evitare di raggiungere il punto di non ritorno. L’ultimo caso di maltrattamenti in famiglia nel Fermano si registra a Pedaso ed ha visto in azione i carabinieri della locale stazione, chiamati ad eseguire un divieto di avvicinamento emesso dal Gip del tribunale di Fermo. Destinatario del provvedimento un 38enne di nazionalità ucraina. La misura è stata disposta a seguito delle denunce presentate dalla donna, con cui l’accusato aveva una relazione sentimentale. Sarebbero stati ripetuti e continui i comportamenti aggressivi o violenti messi in campo nei confronti della vittima, che ha deciso di rompere il silenzio e rivolgersi alle forze dell’ordine.

 


La valutazione


Il giudice, valutato il caso e gli indizi raccolti a conferma delle accuse, ha imposto al 38enne, raggiunto dai militari a Porto Sant’Elpidio, il divieto di avvicinarsi alla ex, al luogo del domicilio e ad altri spazi frequentati dalla vittima.

Vietati inoltre contatti di qualsiasi genere, sia diretti che indiretti.


Gli investigatori


La Procura della Repubblica locale ha pienamente condiviso le risultanze investigative riportate dai carabinieri, a seguito degli accertamenti avviati dopo le denunce presentate dalla donna. L’ennesimo caso spinge i militari del comando provinciale fermano ad evidenziare, una volta di più, «l’impegno nel contrastare ogni forma di violenza domestica e garantire la protezione delle vittime. L’adozione di misure cautelari come questa testimonia l’attenzione costante della magistratura e dell’Arma per la tutela dei cittadini e la promozione della legalità e del rispetto delle fasce più deboli e indifese». Lo strumento di difesa migliore resta la denuncia di qualsiasi episodio di violenza, senza indugiare.

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