Terre Fageto vola in business: la Passerina di Pedaso conquista il Canada

Terre Fageto vola in business: la Passerina di Pedaso conquista il Canada
Terre Fageto vola in business: la Passerina di Pedaso conquista il Canada
di Domenico Ciarrocchi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 5 Dicembre 2022, 08:27

PEDASO - Il rilancio del territorio passa anche attraverso i prodotti della terra. Le vigne sulle colline fermane affacciate sul mare stregano gli appassionati di vino e, a mano a mano, conquistano la ribalta internazionale. Come quella garantita alla Passerina dell’azienda Terra Fageto di Pedaso che dall’inizio del prossimo mese sarà sui calici della business class della maggiore compagnia aerea canadese.

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I numeri

Si tratta di un riconoscimento di prestigio in un servizio copre in maniera capillare gran parte del globo: parliamo di un network con 1.300 aeroporti in 190 Paesi del mondo per un totale di circa 1.580 voli giornalieri.

Fra i voli quelli da Toronto a Milano e Roma. Cifre record che danno la spinta alla possibilità di farsi davvero conoscere in tutto il mondo. Che volere di più? «Sì, ovviamente - commenta Michele Di Ruscio - siamo molto orgogliosi di questo successo perché ci dà la possibilità di farci conoscere ma anche di far conoscere tutto il territorio. Una visibilità che si conquista con il tempo». Perché i vini del Fermano sono da anni ormai sulla breccia: le cantine si sono rinnovate e imbottigliano prodotti di qualità, la cura verso bianchi e rossi è spesso maniacale. Ma poi occorre tanta pazienza, perché questo lembo delle Marche è ancora poco conosciuto, oppure lo è ma per altri prodotti, come ad esempio le calzature o i cappelli. E il vino? Il vino si fa spazio a piace sempre di più.

Le caratteristiche

La Passerina, ad esempio, secondo gli esperti ha un sapore più fruttato rispetto agli altri bianchi della zona, gradevole al gusto e facile da bere: un prodotto capace di conquistare meglio un pubblico più vasto e quindi fungere da traino per il territorio. D’altra parte l’azienda Terra Fageto è già conosciuta anche per altri riconoscimenti, come la selezione dei suoi vini a un recente G20 in Italia o l’ultimo premio ottenuto dalla rivista Slow Wine che ha piazzato il suo Pecorino Salsedine nel ristretto elenco dei Top Wine. «Il 2022 - rimarca ancora Di Ruscio - è stato veramente un ottimo anno. Il settore è in crescita e ci sono ottime possibilità per il futuro. D’altra parte con il Covid, soprattutto per chi lavora molto con i ristoranti, è stato un disastro, ma la buona notizia è che quest’anno abbiamo migliorato l’andamento anche rispetto al 2019, vale a dire l’ultimo anno prima del Covid».

Le prospettive

Di Ruscio ricorda che anche il clima ha aiutato, malgrado gli allarmi lanciati negli scorsi mesi. Durante l’estate si è infatti parlato spesso della siccità e delle sue conseguenze catastrofiche sull’agricoltura, ma in realtà l’andamento del meteo ha dato una mano alle vigne, prima con il sole, e poi con la pioggia caduta all’inizio di settembre. La vendemmia è andata molto bene e le prospettive per il futuro sono buone: la speranza è che i brindisi sugli aerei transoceanici possano portare altri successi.

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