Torna l'incubo delle code in autostrada e sulla statale Adriatica. Tutta colpa dei lavori sotto la galleria. Ecco quanto dureranno

Le code in A 14
Le code in A 14
di Francesca Pasquali
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Domenica 9 Maggio 2021, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 16:19

PEDASO - Ci risiamo. Il Fermano torna a rivivere l’incubo che sperava di essersi buttato alle spalle. Quello delle code in A14 e della Statale intasata. Otto chilometri di fila il fine settimana passato. Pochi meno l’altro ieri. L’anno scorso, a fare da tappo, erano i viadotti ristretti dopo il dissequestro della Procura di Avellino. Adesso, a quelli, si sommano i lavori in galleria. Che nel Fermano riguardano quella di Pedaso. Il tratto di autostrada fino a Grottammare è stato chiuso da ieri sera alle 23 fino alle 5 di stamattina. Con il “tutti a casa dopo le 22” imposto dal coprifuoco, sull’Adriatica, grossi disagi non ce ne sono stati. 

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Il discorso cambia di giorno, soprattutto nel fine settimana. E sarà così almeno per tutto il mese di giugno. Pedaso non ne può più. Il piccolo Comune costiero è esasperato. Il sindaco Vincenzo Berdini si fa portavoce del malessere che cresce. «Ricominciamo sempre da capo. Il problema va affrontato una volta per tutte. Non si può andare avanti così. Ne va della nostra economia, già in forte difficoltà». È proprio questo lo spauracchio che il sud delle Marche vuole tenere lontano. Che il traffico in tilt ripiombi sul commercio sofferente e, a cascata, su tutto il resto.

Soprattutto adesso che le cose sembrano andare un po’ meglio, i weekend di primavera e l’estate a un soffio. Invece, l’ennesima mazzata.

«I lavori potevano farli i mesi scorsi, quando non ci si poteva spostare. Abbiamo chiesto il motivo di questa tempistica assurda. Non ci sono state date risposte. Temo che i ritardi non siano imputabili solo ad Autostrade, ma anche il Mims (ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili)», spiega Berdini. Il sospetto, insomma, è che dietro il tempismo disastroso ci sia la burocrazia del ministero. «Non possono danneggiarci ulteriormente. Pedaso è un Comune che vive di persone che arrivano da fuori, anche da vicino, ma che finiranno per desistere, se non sarà trovata una soluzione, soprattutto in vista dell’estate», prosegue il primo cittadino che ammette di portarsi sempre dietro le chiavi del semaforo della Statale, «per farlo diventare lampeggiante appena serve». L’ultima volta, la chiave, l’ha dovuta usare l’altro ieri. Quando, verso le sei di pomeriggio, il traffico sull’Adriatica è andato in tilt. Una fila lunghissima fatta di chi, per evitare la corsia unica in galleria, è uscito al casello di Pedaso, ingolfando la Statale. Ma non è solo questione di soldi e di inquinamento. Quando la SS16 si intasa, diventa pericolosa, per le auto e i pedoni. Perché – fa sapere Berdini –, quando il semaforo lampeggia, agli automobilisti viene voglia di correre. E immettersi agli incroci è «una roulette russa». 


Il cronoprogramma di Autostrade per l’Italia parla di lavori in galleria fino al 30 giugno. Con lo scambio di carreggiata dal Km 289+700 al km 287+750, in direzione nord. Sulla stessa tratta, fino al 30 maggio, andranno avanti i lavori per sostituire i guardrail del viadotto Campofilone (dal Km 289+700 al Km 290+500), con due corsie ristrette su tutti e due i sensi di marcia.

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