Perugini bolla la questione Calepio
"Un vero e proprio caos amministrativo"

Perugini bolla la questione Calepio "Un vero e proprio caos amministrativo"
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Sabato 6 Settembre 2014, 20:41 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 09:55
MONTEGRANARO - L'affare Calepio? Un vero pasticcio. Parola di assessore. “La gestione della questione Calepio? Un vero e proprio pasticcio amministrativo”. L'assessore all'urbanistica e ai lavori pubblici Aronne Perugini non usa mezzi termini nel criticare l'operato dei suoi predecessori relativamente alla delicatissima questione del Villaggio del Lavoro. In questa prima fase da assessore, Perugini non era ancora mai uscito allo scoperto su questo tema. Dopo aver "studiato" il caso, ecco dunque la sua versione dei fatti: "Abbiamo dovuto riprendere in mano tutte le carte e capire bene la situazione, ancora ci stiamo lavorando ma nei giorni scorsi ho richiamato il curatore fallimentare Mario Papalia e ci siamo accordati per un incontro entro la prima metà di settembre. Per rendere l'idea di come sono state gestite le cose finora, quando gli ho telefonato, Papalia si è detto sorpreso di essere stato contattato da un amministratore di Montegranaro perché in passato non era mai avvenuto". Ma Perugini ha ben altri argomenti contro i suoi predecessori: "Quando eravamo all'opposizione ci dicevano che le convenzioni in essere con la Calepio, e quindi la curatela, erano ancora in essere perché erano state prorogate. Abbiamo invece appurato che non è affatto così: quelle convenzioni non ci sono più. Per non parlare poi del caos che è venuto fuori, con aree che risultano convenzionate e altre che invece non lo sono". Da qui, secondo Perugini, la critica a chi ha preceduto la giunta Mancini e avrebbe dato vita ad un "pasticcio amministrativo". "Senza considerare- ha spiegato ancora l'assessore - che con l'introduzione del Piano regolatore del 2009 anche le volumetrie sono cambiate. In campagna elettorale abbiamo più volte parlato delle nostre intenzioni di applicare il principio della riduzione del consumo del suolo e se questo sarà legalmente possibile vorremmo muoverci su questa strada anche nelle aree del Villaggio del Lavoro. Questo significa ridurre quelle aree che non sono state convenzionate e lottizzate e che ormai non hanno più neppure molta appetibilità, vista la situazione attuale. In breve vorremmo condensare le zone rendendole anche edificabili e di conseguenza più interessanti per i privati. E su queste poi far ripartire l'intero progetto". E proprio dai privati Perugini intende ripartire: "Ben venga l'incontro con Papalia ma bisogna chiarire che la curatela per noi vale tanto quanto i privati ed è nostra intenzione incontrarli tutti per capire se sono ancora interessati al progetto. Alcuni ad esempio ci hanno già chiesto la retrocessione delle aree a non edificabili e verranno accontentati. Ascoltando le esigenze dei privati e basandoci sul principio del minor consumo del suolo, stileremo quindi un nuovo piano di lottizzazione".



LO SFOGO

Dietro il caso Calepio ci sono tante sfaccettature diverse, da quelle economiche a quelle urbanistiche e non ultime quelle legali. Ha precisato Perugini: "Io sono rimasto basito nello scoprire con grande rammarico che il Comune di Montegranaro è stato ammesso al passivo fallimentare solo per quanto riguarda il mancato pagamento delle tasse da parte della Calepio e per alcune spese che ha sostenuto ma non per i danni che questa vicenda ha arrecato all'ente. La richiesta di risarcimento danni non è mai stata fatta dal Comune e purtroppo non ci sarà più modo di farla perché ormai la situazione del passivo fallimentare è cristallizzata". Le conclusioni di Perugini: "Nei prossimi sei mesi cercheremo di venire a capo di questo problema che è fermo da tanti anni".
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