MONTEFORTINO - Le restrizioni agli spostamenti imposte dalla pandemia non fermano i cappuccini del santuario della Madonna dell’Ambro. Come ormai avviene da tempo immemore a Pasqua il luogo di culto aprirà il corso annuale a pieno ritmo.
I quattro frati cappuccini, guidati dal rettore padre Gianfranco Priori, saranno pronti ad accogliere i fedeli con la massima presenza e disponibilità tutti i giorni, con intensificazione in quelli festivi nei quali ci saranno cinque messe (orari: 9.30-11-12-17–18). Poi la disponibilità continua dei padri cappuccini per le confessioni. Tutto nel massimo rispetto delle norme anticovid.
La regola
Purtroppo, visto che nei giorni di Pasqua tutta Italia sarà in zona rossa, di regola potrebbe raggiungere il santuario solamente chi abita nel territorio di Montefortino. Però almeno la gente dei Comuni circostanti, con un piccolo strappo alla regola, si augura di poter comunque fare anche una breve visita alla Madonna, protettrice dei Sibillini. Infatti proprio a Pasqua, ed in particolare il lunedì dell’Angelo, è considerato il giorno in cui recarsi al Santuario dell’Ambro da una tradizione storica che si perde nella notte dei tempi, per rendere omaggio alla Madre Celeste, a pregare, a confessarsi ed a prendere la comunione. Una pratica e un viaggio immancabile anche per chi durante l’anno non è in genere un cristiano praticante. In passato, raccontano i più anziani, si facevano anche molti chilometri a piedi, partendo addirittura il giorno prima e camminando tutta la notte per essere al santuario alla mattina.
LEGGI ANCHE:
Strappa il Rolex dal polso di un ciclista sul lungomare, caccia a una donna fuggita su una Clio
Il passato
Una tradizione rimasta ferrea nel tempo che ha sempre unito l’aspetto strettamente religioso a quello della scampagnata, poi, nei prati intorno alla chiesa dove si dava vita a picnic e ritrovi di svago.