Nomisma, Marcatili: «L’ospedale di Campiglione è un traino per l’economia ma non diventi una scatola vuota»

Nomisma, Marcatili: «L’ospedale di Campiglione è un traino per l’economia ma non diventi una scatola vuota». Il rendering
Nomisma, Marcatili: «L’ospedale di Campiglione è un traino per l’economia ma non diventi una scatola vuota». Il rendering
di Massimiliano Viti
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Giovedì 29 Dicembre 2022, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 15:08

FERMO Sanità, energia, turismo. Sono gli obiettivi di crescita del futuro per il Fermano. Un territorio a forte vocazione manifatturiera che deve necessariamente diversificare per non dipendere esclusivamente dal settore moda: calzatura più cappelli. Alcune mini filiere, come quella della meccanica, ci sono. Le aziende innovative, concentrate soprattutto a Sud della provincia, non mancano.


I settori


Ma ci sono altri settori che potrebbero germogliare, portando nuova linfa all’economia del territorio, così come attività contemporanee che potrebbero far fare un salto di qualità al fermano, troppo legato ai mestieri della tradizione (con poca innovazione). Marco Marcatili, fermano, responsabile sviluppo di Nomisma, indica alcune priorità sulle quali si dovrebbe puntare per il prossimo anno. Il nuovo ospedale in corso di realizzazione a Campiglione va sfruttato. Dovrebbe essere il volano di una serie di attività connesse alla sanità, in maniera diretta (attività di servizi) e indiretta (attività commerciali, immobiliari, ecc.). Ma per essere un attivatore, l’ospedale deve funzionare. «Il Fermano deve evitare di costruire una scatola vuota e difficilmente raggiungibile. Per cui credo che la mobilità e l’accessibilità per il nuovo ospedale sia una assoluta priorità per il territorio, senza disperdere energie su altri progetti velleitari». La scatola va riempita con macchinari all’avanguardia, professionalità all’altezza e collegamenti adeguati. Con la città di Fermo, con i Comuni del Fermano, con le arterie esistenti (Autostrada, Mezzina, Mare-Monti). E la notizia dell’altro ieri del finanziamento della Pedemontana incoraggia. Un’altra priorità individuata da Marcatili è l’energia. Il responsabile sviluppo Nomisma auspica la costituzione di «comunità energetiche in forma di imprese e nelle aree artigianali, per alimentare nuove attrattività territoriali».

Un tema nuovo che dovrebbe vedere i Comuni più attivi. Comuni che fino adesso hanno giocato a nascondino, evitando di prendere iniziative in un settore non proprio conosciuto e posseduto in maniera completa. Chi farà la prima mossa? Un’altra leva di crescita è il turismo, che non può essere sviluppato per singoli Comuni.


La prima mossa


Ci puntano tutti i Comuni, spesso in maniera autonoma e disorganizzata per cui «un coordinamento turistico tra aree costiere e aree interne» è una delle priorità di Marcatili insieme agli «attrattori urbani in chiave creativa, culturale e di co-working». Turismo e cultura vanno a braccetto e potrebbero rappresentare motivazioni vincenti per trattenere (o far ritornare) i giovani locali attratti da un futuro che vorrebbero scrivere altrove. Allo stesso Marcatili abbiamo chiesto: cosa augurare al Fermano per il 2023? In altre parole, cosa servirebbe al nostro territorio? Non sceglie regali fisici, bensì un augurio al Fermano «di alimentare la visione di territorio per uno sviluppo corale e coordinato». 


La squadra


Finora il “fare squadra” è rimasto spesso una promessa. Deve invece diventare realtà, considerate le dimensioni territoriali. Auguriamo «di riconoscere i germogli del nuovo che cresce. Di vedere i movimenti positivi di territorio». Una fabbrica che chiude si vede molto bene, un’attività che oggi nasce in un garage o in una piccola stanza resta spesso invisibile. «Auguriamo di rafforzare il coraggio di abbandonare l’autoreferenzialità che toglie il respiro di futuro e di promuovere una impresa inclusiva e multiculturale» termina Marcatili che vede come punto di riferimento dello sviluppo del territorio un Desk Fermano 2021-2027 che avrà il compito di coordinarsi con la programmazione europea e attuare progetti comuni di sviluppo.
 

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