Pizze gourmet, ecco il tour nelle Marche: l'accordo sugli ingredienti locali fa schizzare il fatturato

Pizze gourmet, ecco il tour nelle Marche: l'accordo sugli ingredienti locali fa schizzare il fatturato
Pizze gourmet, ecco il tour nelle Marche: l'accordo sugli ingredienti locali fa schizzare il fatturato
di Sonia Amaolo
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Mercoledì 13 Luglio 2022, 04:00

ORTEZZANO - Pizze di Marca, parte il tour nelle pizzerie marchigiane con Linfa, l’azienda speciale dell’agroalimentare in Camera di Commercio. Sono 43.000 le imprese dell’agroalimentare nelle Marche e, tra queste, le pizzerie si vogliono raccontare.  L’occasione è data dalle 32 serate gourmet dal 25 agosto al 18 novembre. Ogni provincia propone le sue specialità: sopra la pizza ad Ancona ci mettono lo stoccafisso, i paccasassi, il mosciolo di Portonovo. Nel Piceno le alici di San Benedetto, il finocchietto selvatico, la burrata. Nel Fermano il tartufo nero di Amandola, i fiori di zucca della Valdaso. Nel Maceratese la lenticchia di Castelluccio, la patata di Colfiorito, il ciauscolo Igp, il carciofo di Montelupone e persino il sugo dei vincisgrassi. Nel Pesarese-Urbinate il prosciutto di Carpegna, l’olio di Cartoceto Dop, la casciotta d’Urbino, il tartufo di Montefeltro. E tante altre primizie locali. Dopo il successo della prima edizione, l’anno scorso, 2.450 presenze e più di mille bottiglie di vino stappate si riparte.


L’incontro


Ieri a Ortezzano da pizzeria Mamma Rosa c’è stato il vertice per dare tutte le indicazioni. «Abbiamo avviato il progetto 12 anni fa in provincia di Pesaro Urbino - dice Gianfranco Santi, vicepresidente di Linfa - e abbiamo esteso l’anno scorso a tutta la regione, le pizzerie che aderiscono hanno aumentato il fatturato del 70% e si è creato un circuito virtuoso, l’obiettivo è valorizzare le nostre specialità, vini, salumi, prodotti caseari.

Il vino abbinato alla pizza aiuta la digeribilità ma quest’anno introduciamo anche le birre agricole». L’anno scorso la presentazione in una pizzeria di Ascoli, ieri è stata la volta di Ortezzano, a fine estate si farà tappa ad Ancona. Si attraversa così tutta la Regione. Sul gruppo Facebook di Marca si possono avere tutte le informazioni. «Sono lusingata che questa presentazione abbia luogo a Ortezzano – dice il sindaco Carla Piermarini –: il progetto è interessante e funzionale al territorio, i nostri paesini dell’entroterra vivono di turismo esperienziale, agricoltura, enogastronomia e questo è un modo per arrivare a quante più persone possibile, mi piace immaginare questi appuntamenti come racconti per parlare di tradizioni popolari, cultura e civiltà contadina, sapienza e maestria». Erano presenti Matteo Carboni, di Cia Ascoli, Macerata e Fermo, Massimo Sandroni, direttore di Cia, e diversi titolari di pizzerie.

La rete

Otello Renzi, già presidente dell’associazione Sommelier Marche e ristoratore stellato di Pesaro, è la guida delle serate gourmet e parla della rete che si è creata, «stiamo costruendo una famiglia di persone che amano il proprio lavoro» dice. Lancia due nuovi arrivi: “Paglià Pizza e Fichi” di Pagliare del Tronto e “Ama Officina della pizza” di Ancona. Il padrone di casa Marcello D’Erasmo parla della sua esperienza personale: «Ho creduto nel progetto fin da subito ed ho sempre investito sui prodotti locali, dal grano per l’impasto alle varie combinazioni con prodotti sempre locali. La pizzeria è il luogo dell’immaginario per noi italiani, io l’ho promossa in Giappone, in America, al Summer Jamboree presento la mia pizza di marca con la cacciannanze: cipolla di Pedaso, datterini della Valdaso, pancetta stagionata in grotta». Armando D’Ascanio della pizzeria “E’ Bona furia” di Ascoli chiosa: «La pizza può sbalordire, dopo le serate gourmet i clienti se ne vanno dicendo tutti “non pensavo, non sapevo, non credevo”, ed è una bella soddisfazione».

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