MONTERUBBIANO - Ponte di Rubbianello, stavolta è aperto davvero. Ieri il via alle auto, anche se a senso unico alternato. In mattinata c’è stato il taglio del nastro al centro della nuova infrastruttura realizzata dalla ditta Beani.
Presente anche l’assessore regionale al bilancio Guido Castelli. Dopo 8 anni di attesa e lavori di ricostruzione che sembrava non sarebbero finiti mai, la beffa per la frazione di Rubbianello e per tutto il circondario, arriva con il senso unico alternato. Il ponte crollato nel dicembre 2013, a causa di una piena del fiume Aso, dopo essere stato ricostruito è stato riaperto al traffico ma a metà, in attesa di un intervento dell’Anas per ampliare le rampe laterali, per il quale sono state previste dalla Regione risorse per 360mila euro. Impianto semaforico per il senso alternato e come se non bastasse, per chi proviene da Carassai non è possibile svoltare sul ponte nuovo per raggiungere Rubbianello ma bisogna proseguire fino all’altezza dei Laghi Santarelli.
Il futuro
«Ora mancano solo - sottolinea Nadia Beani dell’azienda - le operazioni di corollario all’esterno della struttura. Noi avremmo fatto anche di più». Soddisfatta la titolare della ditta Beani che si è occupata della realizzazione dell’intera opera, durante un iter che è stato spesso tortuoso e pieno di difficoltà, nel quale i suoi operai hanno lavorato a testa bassa. Al netto del percorso, ieri sarebbe dovuto essere un giorno di giubilo invece si è trattato di un’apertura a metà e di un taglio del nastro dal retrogusto amaro. Così sarà almeno finché l’Anas non terminerà l’intervento previsto - all’ultimo momento - di allargamento delle rampe di collegamento all’infrastruttura. I conducenti delle prime auto che hanno potuto passare sul nuovo collegamento si sono detti soddisfatti. Niente non è.
I presenti
Tanti i curiosi che si sono avvicinati durante la cerimonia per il taglio del nastro, altrettanti i commenti a denti stretti e le frasi a mezza bocca per ironizzare sulle tempistiche.
La tenacia
«L’importante - sottolinea invece la sindaca di Monterubbiano, Meri Marziali - era che si riaprisse. La tenacia e l’impegno del sindaco di Montefiore dell’Aso Lucio Porrà - è stata davvero determinante. Quello di oggi è comunque un mezzo risultato. Si lavori per ridare il ponte al territorio in tempi congrui». Lo stesso Porrà non mollerà fino a quando l’intervento da parte dell’Anas non sarà ultimato e dichiara anche di voler emanare un’ordinanza per chiudere altre strade, nella sua giurisdizione, sottodimensionate lungo la Valdaso alla stessa stregua delle rampe del nuovo ponte.
Le Province
Era presente anche il presidente della Provincia di Ascoli, Sergio Fabiani: a lui va senza dubbio il merito di aver appaltato i lavori a un anno dal suo arrivo a capo dell’ente. Una mossa che ha poi spinto i lavori nella direzione giusta. «Ci siamo adoperati - spiega Castelli - per il completamento finanziario. Adesso aspettiamo l’Anas che si è impegnata per il completamento dell’opera in 60 giorni». Risolvere l’inghippo in due mesi sarebbe un bel segnale. «È - la chiosa del consigliere regionale Andrea Putzu - una vittoria a metà. Il nostro obiettivo è la circolazione a doppio senso. Monitoreremo i 60 giorni dell’Anas ma non sono ottimista». Poi promette una vera inaugurazione a fine lavori.
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