MONTEGRANARO - Una sede che trasuda storia a tutto tondo, farcita di immagini dal parquet e trofei riconducibili ad un’avventura iniziata nel secondo dopoguerra, tutt’oggi attiva e più che sentita a Montegranaro.
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Dici Sutor, pensi al basket, ma la connessione con il tessuto sociale è pressoché automatica e non scindibile, per ricordi indelebili e spalmati in terra calzaturiera per decenni. Un locale sito in via Di Vittorio, inaugurato nel primo pomeriggio di ieri, che «sarà a disposizione di tutti, non solo del sodalizio sportivo – ha commentato il vice presidente gialloblù Fabrizio Vitali -. La Sutor è anche e soprattutto condivisione ed appartenenza, quindi i nostri spazi logistici saranno disponibili per ogni associazione, sportiva e di volontariato di sorta. Sono e siamo davvero orgogliosi di aver messo a disposizione questi locali mossi da tale spirito».
Presenti anche i soci Mauro Gismondi e Gino Andrenacci, quest’ultimo a rappresentare il vero direttore artistico, lesto cioè a tappezzare le pareti con foto provenienti da ogni dove ludico e non solo. La carrellata parte dalle prime partite all’aperto, dimenate al Campo dei Tigli e ricordate con immagini bianconere risalenti agli anni ‘50, transitando poi per i picchi emotivi della Serie A1 assaporata a lungo dopo la metà del decennio passato, per giungere ai giorni nostri, caratterizzati dalla mesta ripartenza dal basso culminata però con l’approdo in B.
«Qui come alla Bombonera, il nostro teatro di gara domestico, l’atmosfera è davvero magica – ha commentato capitan Tommaso Minoli, al fianco del direttore generale Andrea Masini e della vecchia gloria Giuseppe Rinaldetti – c’è un patrimonio sportivo e non da meno cittadino davvero importante. Un ulteriore stimolo per dare il massimo in campo».
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