MONTEGRANARO - Mentre si svolgeva, a Montegranaro, il consiglio comunale, la notizia di due concittadini morti per Covid ha rattristato la città. Si tratta di una donna di 53 anni di Lapedona e un anziano di 82 di Fermo che non sono riusciti a superare la malattia. E tra i punti all’ordine del giorno dell’assise c’era proprio la questione sanità, con una mozione presentata dalla minoranza riconducibile al gruppo “Avanti Montegranaro”, nelle scorse settimane a chiedere l’impegno di sindaco e maggioranza, tra gli altri, per il ripristino del servizio di guardia medica sette giorni settimanali su sette.
In ambito medico va inoltre sottolineata la presenza in aula del direttore generale dell’Area Vasta 4, Roberto Grinta il quale, ospite dell’assise calzaturiera ha relazionato, con cadenza progettuale in proiezione 2026, importanti investimenti sulla struttura ospedaliera montegranarese, prossima a trasformarsi nel punto assistenziale “Casa di comunità”: recente soluzione organizzativa che ha la funzione di hub di prossimità per cure primarie, supporti sociali ed assistenziali, proponendosi come luogo di offerta e di relazione per tutte le dimensioni di vita della persona e della comunità di riferimento.
Un progetto che passerà dalla teoria all’azione a grazie ai fondi provenienti dal Pnrr, per una struttura che riceverà anche l’adeguamento sismico.
ella stessa seduta spicca poi l’importante novità che vede ora Montegranaro ente capofila, su Torre San Patrizio e Monte San Pietrangeli, nel rinnovato servizio congiunto e intercomunale di polizia locale. Le divise dei tre centri lavoreranno quindi congiuntamente sotto il comando montegranarese, con potenziamento dei relativi servizi».
Un momento di piena condivisione sociale è stato invece incarnato dal saluto istituzionale rivolto all’ormai ex parroco cittadino don Lambert Ayissi che, dopo 5 anni in settimana lascerà la città per proseguire l’attività religiosa in Camerun: gli è stata donata una targa ricordo di commiato.