MONTEGRANARO - L’Ave Maria di Schubert. Palloncini bianchi che si alzano in volo. Un lungo applauso quando il feretro lascia il piazzale della chiesa di Santa Maria. È un saluto commosso, quello di Montegranaro, ad Alix Rossi. In tantissimi, ieri pomeriggio, hanno partecipato alle esequie della 26enne morta lunedì mattina a Torrette.
La famiglia
Era di Civitanova, Alix.
Parole forti, di coraggio, quando il coraggio sembra mancare. «Bisogna distinguere due tipi di parole: quella degli uomini e quella di Dio. Di fronte a una tragedia del genere, le parole degli uomini sono zero. La parola di Dio, invece, ci dà un barlume di speranza», dice il parroco commentando il Vangelo.
«Ognuno ha il suo dolore. Di fronte alla sofferenza e alla morte – prosegue – tutti sono disorientati, persi, amareggiati, anche arrabbiati. I pensieri si accavallano. “Cos’è accaduto?”, “Com’è accaduto”?, ti domandi. E, pensando, ti inizi a distruggere la vita. Perché i pensieri sono peggio delle parole».
«Anche se sembra assurdo – è andato avanti il prete –, da una tragedia così, Dio tira fuori un bene. Questa ragazza ha dato tutto. Da dove sta, proteggerà e custodirà Leonardo e i suoi due bambini». Le lacrime rigano le guance di quelli che hanno conosciuto e voluto bene alla giovane.
Lo choc
Una storia, la sua, che ha colpito e commosso le Marche tutte. Alix era ricoverata all’ospedale di Macerata quando le sue condizioni sono peggiorate. È stata trasportata al Salesi per il parto e poi a Torrette. Ma poco dopo il parto, il suo cuore si è fermato. Ma Alix ce l’ha fatta a donare la vita, prima di lasciare questo mondo.