Giorgio Coscia ucciso da un malore a 65 anni: addio all'imprenditore innamorato del basket

Montegranaro, Giorgio Coscia ucciso da un malore a 65 anni: addio all'imprenditore innamorato del basket
Montegranaro, Giorgio Coscia ucciso da un malore a 65 anni: addio all'imprenditore innamorato del basket
di Paolo Gaudenzi
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Sabato 9 Maggio 2020, 01:30

MONTEGRANARO - Choc e cordoglio per l’improvvisa scomparsa dell’imprenditore edile Giorgio Coscia. Aveva compiuto da pochi giorni 65 anni ed era molto conosciuto sia nella zona calzaturiera che nell’Anconetano. Colpito da un malore fatale, a nulla sono valsi i tentativi dei medici dell’ospedale Torrette di Ancona per salvargli la vita.

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Dopo un breve ricovero, durato neanche due giorni, il cuore di Coscia ha ceduto a un nuovo attacco. Lo piangono i figli Lorenzo e Federica e lo ricorda commossa la sua attuale compagna, Cristina Gioacchini. Coscia era figlio del celebre Vincenzo, tra i pionieri dello sviluppo urbanistico di Montegranaro negli anni del boom della costruzione, quando la città regina del distretto calzaturiero si stava espandendo a ritmi vertiginosi.
 
La famiglia

Operava nel ramo anche il fratello Andrea, architetto, che ha realizzato importanti lavori anche per la diocesi. Ben noto in città anche l’altro fratello, Alberto, che guida una storica agenzia di viaggi lungo il principale viale del centro. Da sempre appassionato di basket, Coscia era stato cofondatore della compagine cestistica Olimpia a cavallo degli anni ‘80, società tutt’oggi attiva nei circuiti amatoriali, e nel suo quintetto aveva militato direttamente per diverse stagioni sportive, rivestendo anche il ruolo di capitano. Negli ultimi anni si divideva fra Montegranaro e Marcelli di Numana. La compagna gestisce l’agriturismo “Le Grange del Conero”.
Il ricordo
«I nostri programmi - scrive la sua donna su Facebook - erano per sempre, di invecchiare insieme in armonia, legati da un amore grande e indissolubile. Il suo debole ma grande cuore capace di forti sentimenti, pieno di sensibilità e amore ha smesso di battere, lasciando però lui ovunque, in ogni angolo, profumo, con quel suo modo elegante di camminare leggero, rispettoso, rassicurante e in punta di piedi nelle vite degli altri». L’addio stamane, alle 11, al piazzale della chiesa del cimitero cittadino in forma strettamente privata.

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