L’investimento della Tod’s primo passo della ripresa: progetto annunciato da Della Valle a Milano, altre aziende pronte a seguirlo

A destra Andrea Della Valle
A destra Andrea Della Valle
di Massimiliano Viti
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Domenica 26 Febbraio 2023, 03:35

MONTEGRANARO - Sorgerà anche un polo logistico nei 55mila metri quadrati di area edificabile (su 14 ettari complessivi) che il gruppo Tod’s ha acquistato tempo fa dalla curatela fallimentare della Calepio Scavi. Ma si parla anche di alcuni fabbricati industriali che sarebbero stati rilevati da società riconducibili alla famiglia Della Valle e al gruppo Tod’s. Le stesse che avrebbero messo gli occhi anche su altre opportunità presenti nell’area nei pressi del quartier generale dell’azienda, a cavallo tra i territori comunali di Sant’Elpidio a Mare e Montegranaro. 


L’occasione


Anche Andrea Della Valle, a margine della presentazione della nuova collezione Hogan avvenuta mercoledì scorso a Milano, ha confermato come siano previsti «investimenti produttivi e logistici nelle Marche».

Investimenti che i sindaci dei comuni interessati, Alessio Pignotti per Sant’Elpidio a Mare e soprattutto Endrio Ubaldi di Montegranaro stanno aspettando di conoscere.


Le attese


«Siamo in attesa di ricevere dalla società un piano di investimenti che saremo ben lieti di accogliere. Siamo pronti a collaborare» esordisce il primo cittadino Endrio Ubaldi. Al momento, negli uffici comunali, non risultano richieste che coinvolgano la questione urbanistica. Chiaramente un insediamento di Tod’s comporterebbe anche un adeguamento della viabilità e di altre infrastrutture. «L’arrivo di Tod’s significherebbe per noi sistemare le opere di urbanizzazione come marciapiedi, viabilità, il verde. Per cui siamo doppiamente interessati e fiduciosi anche perché l’investimento privato porterebbe il completamento dell’area» spiega Ubaldi. Lo stesso sindaco rimarca come l’investimento Tod’s non rappresenta un caso isolato. Di recente anche Poltrona Frau si è insediata in via Pertini con la divisione “Interiors in motion” che si occupa della realizzazione di prodotti rivestiti in pelle e tessuti di altissima qualità per i principali produttori di lusso di automobili, velivoli e imbarcazioni. E ci sarebbe la possibilità che altri grandi aziende arrivino nella stessa area visto che diversi privati possiedono fabbricati industriali da vendere o da affittare. Scatole che poi devono essere riempite. Di macchine e di persone.


I timori


«Mai come in quest’ultima edizione di Micam ho sentito la forte preoccupazione per la mancanza di ricambio all’interno delle aziende. I timori per la mancanza di ordinativi, ha lasciato il posto alla paura di non poter rispettare i tempi di consegna per mancanza di personale all’interno delle aziende. Troppi sono i pensionati che ancora lavorano nei calzaturifici svolgendo spesso le mansioni più delicate» si legge in un post dello stesso Ubaldi.


Le motivazioni


Problemi che, come accennato, oggi riguardano più le Pmi locali che le griffe. Ma domani potrebbero coinvolgere anche gli stessi marchi, che “pescano dallo stesso serbatoio”. Un serbatoio che si sta pian piano svuotando, rinforzato dai pensionati e dai dipendenti lasciati senza lavoro dalle imprese che chiudono, ma utilizzato da chi ha bisogno di aumentare la produzione. E non solo nel settore moda. «Ognuno ha il suo lavoro e ha la sua strategia, ma mai come ora l’Italian lifestyle può aiutare le imprese, soprattutto le piccole, perché il mondo vuole venire qua» ha affermato Diego Della Valle a Milano per la sfilata Tod’s. «Quando promuoviamo il Made in Italy lo facciamo per noi, ma al tempo stesso per le piccole aziende che non si possono autopromuovere. È una filiera meravigliosa, utilizziamola al meglio» ha osservato il patron di Tod’s.
 

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