Dieci consiglieri si dimettono all'unisono: salta il Comune, arriva il commissario

Montegranaro, dieci consiglieri si dimettono all'unisono: salta il Comune, arriva il commissario
Montegranaro, dieci consiglieri si dimettono all'unisono: salta il Comune, arriva il commissario
di Nicola Baldi
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Giovedì 17 Dicembre 2020, 04:20

MONTEGRANARO - Crisi di maggioranza a Montegranaro, ultimo atto. Con un clamoroso colpo di scena, nella mattinata di ieri presso l’ufficio protocollo del Comune calzaturiero sono giunte le dimissioni compatte, dalla carica di consigliere comunale, firmate da Endrio Ubaldi, Cristiana Puggioni, Giacomo Beverati, Cristiana Strappa ed Isabella Ferretti, elementi sino a poche ora prima in forza alla squadra di maggioranza come componente civica della lista “La Strada Giusta”, riconfermata alla guida della città a maggio del 2019 con in testa il sindaco Ediana Mancini. 

L’addio

Contestualmente ecco lo stesso atto protocollato anche in quota a Mauro Lucentini, Lucio Melchiorri, Gastone Gismondi, Anna Lina Zincarini ed Ermanno Vitali, vale a dire i membri del gruppo di minoranza “Montegranaro tra la Gente”.

Una condotta che, a conti fatti, appare decisamente concordata tra i due schieramenti riportati e che apre un percorso netto, ormai irreversibile. Lo scenario conseguente si evince dai precetti di legge che regolamentano le istituzioni periferiche: normativa alla mano, nello specifico vige l’articolo 141 del decreto legislativo 267 del 2000, noto come Testo Unico degli Enti locali, che comporta la sospensione e lo scioglimento del consiglio comunale, in quanto «non più in grado di assicurare il normale funzionamento degli organi e dei servizi». La fattispecie verificatasi ieri si riallaccia alla parte che evidenzia la «cessazione dalla carica per dimissioni contestuali, ovvero rese anche con atti separati purché contemporaneamente presentati al protocollo dell’ente, della metà più uno dei membri assegnati, non computando a tal fine il sindaco». Considerando a ranghi pieni la presenza di 16 membri all’interno dell’emiciclo veregrense, e prendendo atto della volontà remissiva ufficializzata ieri da 10 di essi, giunge quindi la parola fine sul Mancini bis, a cessare il mandato insieme alle restanti due cariche assessorili, riconducibili al Partito Democratico, incarnate da Roberto Basso ed Aronne Perugini. 

Le fibrillazioni

Questo l’epilogo delle fibrillazioni di governo cittadine innescate, a fine novembre, con la revoca delle deleghe all’assessore ai servizi sociali Beverati. Nei giorni successivi caddero nel vuoto gli appelli di reintegro in squadra dello stesso, mossi al primo cittadino dai consiglieri di maggioranza riconducibili alla componente civica della compagine amministrativa. Spentasi sul nascere la controproposta avanzata dalla Mancini, a vedere cioè l’inserimento in giunta, nelle vesti di membro esterno, di Paolo Gaudenzi, tra i non eletti nell’ultima tornata elettorale ma con precedenti nell’assise comunale anche al fianco del sindaco Mancini e prossimo alla linea politica ubaldiana. Nel week end, infine, le dimissioni da assessori del vice sindaco Ubaldi e della delegata alla cultura ed istruzione Puggioni. Ora spazio al commissario prefettizio, con Montegranaro che tornerà inevitabilmente alle urne, nella prossima primavera, per la rielezione di sindaco e consiglio comunale. 

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