Montegranaro, il Comune chiude il fosso
Diffida e multa non smuovono il canile

Montegranaro, il Comune chiude il fosso Diffida e multa non smuovono il canile
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Venerdì 8 Maggio 2015, 11:42 - Ultimo aggiornamento: 11:56
MONTEGRANARO - ​Basta scarichi inquinanti nei fossi veregrensi. Mesi di duro confronto con il canile. Con un'ordinanza dell'altro ieri, il sindaco Ediana Mancini ha detto basta al canile di via Alpi, che non potrà più sversare i propri scarichi nella rete fognaria pubblica ma sarà obbligata giornalmente a smaltire il materiale tramite una ditta di spurgo.

La vicenda risale al 23 luglio scorso, quando, in seguito a dei controlli alle acque reflue nelle condutture di Villa Luciani, si riscontrarono valori anomali relativi ad alcune sostanze inquinanti. Nello specifico, azoto ammoniacale, azoto nitrico e grassi e oli animali. Dopo aver ripetuto la prova il 19 dicembre con analoghi risultati, il Comune decise di passare alle azioni concrete. Il 4 febbraio scorso la diffida a regolarizzare entro 15 giorni lo scarico in questione, con l'invito al rinnovo dell'autorizzazione allo scarico, in scadenza all'8 marzo.

Il responsabile del canile rispose che stava mettendo in atto le procedure per la messa in regola, che però non arrivò entro i termini stabiliti. E allora arrivò una multa salata: tremila euro per l'immissione di acque reflue nel collettore comunale, sanzione deliberata il 16 marzo scorso.

Partita chiusa? Affatto. Va bene multare, ma se poi gli scarichi continuano ad inquinare è un bel problema. Il 30 marzo sono stati effettuate nuove analisi, che hanno riscontrato di nuovo valori sballati, pur se almeno l'azoto nitrico e i solidi sospesi sono rientrati nei termini. Per cui, in assenza peraltro del rinnovo della autorizzazione allo scarico, si è proceduto con l'ordinanza di chiusura dello scarico inquinante.
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