Montegranaro, vendita all'asta
della Calepio andata deserta

Montegranaro, vendita all'asta della Calepio andata deserta
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Venerdì 14 Luglio 2017, 07:35
MONTEGRANARO - Tutto secondo previsione. È andata deserta l’asta in programma ieri mattina presso il Tribunale di Bergamo per la vendita dell’intero comparto di proprietà della curatela fallimentare della Calepio alla zona industriale Piane Chienti. D’altro canto era prevedibile che nessuno potesse avere la forza e la volontà di mettere le mani su un’area di oltre 17 ettari per un valore complessivo a base d’asta di 7 milioni e 259 mila euro. 

Le offerte irrevocabili di acquisto dovevano essere presentate in busta chiusa alla cancelleria fallimentare del Tribunale di Bergamo entro le ore 12 di mercoledì, compresa la cauzione pari al 10% del prezzo offerto a mezzo assegno circolare intestato alla procedura, mentre l’apertura delle buste sarebbe dovuta avvenire ieri mattina alle 11.30. Ma, come fatto sapere dal curatore fallimentare Mario Papalia con una stringata nota via email, il tentativo di vendita è andato deserto.

Se lo aspettava l’amministrazione comunale, che già nel mese scorso, annunciando la stesura del bando, aveva confermato il fatto che sarebbe stato pressoché impossibile pensare ad una vendita totale al primo colpo. Ora, quindi, si procederà come previsto: si proverà a procedere con la vendita attraverso trattative private i singoli lotti. E diversi “vicini di casa” avrebbero già dimostrato interesse per alcuni di questi. Su tutti Diego Della Valle (ma non solo), che avrebbe puntato i terreni che insistono a pochi passi dall’insediamento produttivo Tod’s. Riuscire a vendere quegli spazi consentirebbe, nell’ambito delle opere di urbanizzazione primarie (1,4 milioni di euro, a cui vanno aggiunti i 500 mila euro che realizzerà la ditta Ciaboco), anche di completare gli ultimi 120 metri di via Enzo Biagi sul lato che porta proprio alle spalle dell’area di proprietà di Della Valle.

Il meccanismo per la vendita scorporata lotto per lotto è già definito nel bando. Ad ogni lotto “appetibile” è stato abbinato uno “poco appetibile”, in pratica ogni singolo pacchetto sarà composto di due appezzamenti e così si dovrebbe riuscire nelle vendita di tutto il comparto. O almeno si spera. Entro la fine dell’anno l’obiettivo è quello di giungere ad avere i primi nuovi proprietari. Inoltre, è stata indicata una lista di priorità tra le opere di urbanizzazione da realizzare, la prima delle quali sarebbe l’acquedotto, per un valore di 210 mila euro.

Questa però è solo la prima parte della complessa questione Calepio. Perché poi c’è il comparto lungo la Mezzina da sbloccare. L’amministrazione comunale sta avviando l’iter anche per quella parte del problema, anche se la questione è più complicata perché sarà necessaria una variante urbanistica, che dovrebbe approdare in Consiglio comunale nel giro di sei mesi. Poi ci saranno da quantificare bene le opere da realizzare e lì ne sono state fatte davvero poche. Di positivo c’è che l’interlocutore è unico o quasi. La speranza è quella di riuscire ad incardinare il discorso prima di fine mandato. 
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