Cibo vietato e più pulizia, Montegiorgio dichiara guerra ai piccioni: scatta la task force per il centro storico

Cibo vietato e più pulizia, Montegiorgio dichiara guerra ai piccioni: scatta la task force per il centro storico
di Marina Vita
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Mercoledì 24 Febbraio 2021, 02:05

MONTEGIORGIO - Tanti piccioni, troppi , e sempre in aumento. Per contenere il problema scatta l’ordinanza del sindaco Michele Ortenzi, anche in seguito alle richieste di cittadini che sollecitano l’amministrazione a prendere provvedimenti efficaci. Per questo si ordina il divieto di dar da mangiare ai piccion; ai proprietari degli immobili esposti alla nidificazione e stazionamento dei piccioni di provvedere a sistemare griglie, reti di chiusura e dissuasori.

Oltre che risanare e pulire periodicamente i locali e gli anfratti dal guano depositato. Si ordina, soprattutto, l’attuazione del Piano di controllo regionale del colombo di città, avvalendosi degli agenti di polizia provinciale di Fermo per le operazioni previste nelle zone del territorio comunale nelle quali sono stati segnalati episodi di sovraffollamento, con particolare riferimento al centro storico. La polizia locale e il Servizio di igiene e sanità pubblica dell’ Area vasta 4 sono incaricati del controllo per l’applicazione dell’ordinanza e i contravventori saranno puniti con sanzioni da 25 a 500 euro.

«La consistenza delle popolazioni di colombi torraioli ha subito un considerevole incremento e la loro presenza è fonte crescente di problematiche che riguardano la convivenza uomo-animale, con implicazioni di natura igienico-sanitaria e di danno al patrimonio artistico-monumentale a causa della rilevante produzione di materiali organici - si legge nella premessa all’ordinanza –.

La crescente massa di deiezioni reca grave pregiudizio e degrado all’ambiente urbano, con costi gravosi per le operazioni di pulizia».

Insomma, il problema è serio e il Comune sta cercando di combatterlo da tempo. La maggiore concentrazione riguarda il centro, in particolare l’ingresso al corso Italia e la zona di San Nicolò , tra la scuola Ceci e la chiesa di San Nicolò, danneggiata dal sisma. A peggiorare la situazione proprio il sisma del 2016 che ha comportato l’abbandono di alcuni immobili del centro storico, diventati luoghi ideali di nidificazione.

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