Il Tar accoglie il ricorso contro l'esproprio a Montefortino, frena il maxi progetto per l'accesso all'Infernaccio

Il Tar accoglie il ricorso contro l'esproprio a Montefortino, frena il maxi progetto per l'accesso all'Infernaccio
Il Tar accoglie il ricorso contro l'esproprio a Montefortino, frena il maxi progetto per l'accesso all'Infernaccio
di Francesco Massi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 1 Febbraio 2023, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 10:50

MONTEFORTINO - Una proprietaria terriera del borgo di Rubbiano, Giovanna Corradini, si oppone ai provvedimenti di espropriazione del suo terreno nell’ambito di un ampio progetto di riqualificazione dello stesso borgo e il Tar le dà ragione.

Infatti nel ricorso la donna aveva impugnato le delibere comunali riguardanti «l’atto di approvazione della variante al programma di fabbricazione con l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, l’atto di approvazione del progetto definitivo contenente la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera e l’atto di adozione del decreto di occupazione di urgenza dell’area, con i quali il Comune di Montefortino ha avviato la procedura espropriativa» come si evince dalla sentenza del Tar sull’area di accesso alla gola dell’Infernaccio, fra le mete più gettonate dei Sibillini.


I provvedimenti


Secondo le motivazioni dei giudici amministrativi, «i provvedimenti assunti dall’amministrazione non sembrano trovare giustificazione rispetto all’interesse pubblico da soddisfare.

Infatti a fronte di un pregiudizio particolarmente grave per il privato, non vengono esposte le ragioni che impediscono di raggiungere lo scopo perseguito (l’ampliamento del numero dei posti auto a servizio del borgo e realizzazione di nuovi servizi nella zona) attraverso alternative comunque percorribili e meno impattanti sugli altri interessi pubblici e privati coinvolti». Per il Tar «non si è dato conto, ad esempio, della possibilità di ampliare il parcheggio già esistente e le vie di accesso ad esso, in modo da renderlo fruibile anche ai pullman, né della possibilità di riqualificare, ai fini del suo riutilizzo per gli scopi previsti in progetto, il locale rifugio già presente su area pubblica». La sentenza stabilisce l’illegittimità degli atti impugnati e impone una rivalutazione da parte dell’amministrazione comunale che dovrà stabilire anche la possibilità di percorrere soluzioni alternative.


Il dibattito


Intanto il progetto di riqualificazione di Rubbiano è oggetto di un’interrogazione regionale al presidente della giunta e all’assessore promossa dai consiglieri Carancini, Cesetti, Casini, Biancani, Bora, Mastovincenzo, Vitri. Si chiede «se non si ritenga di adottare, di concerto con la cabina di coordinamento, un provvedimento di revoca del finanziamento a valere sul Fondo complementare Pnrr sisma 2009-2016 concesso al Comune di Montefortino per la realizzazione del progetto di Riqualificazione urbana “Borgo Rubbiano”, onde scongiurare il rischio che esso vada perso a causa degli inevitabili oggettivi ritardi rispetto ai rigorosi traguardi stabiliti dal Pnrr. Inoltre se non si ritenga opportuno destinare il suddetto finanziamento verso altra progettualità con eventuale scorrimento della graduatoria redatta in occasione del varo del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) in linea con il criterio, dalla stessa giunta regionale adottato, di finanziare tutti i progetti esclusi man mano che nuove risorse economiche si rendano disponibili». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA