Raccolta di firme contro l’antenna di telefonia. Monaldi all'attacco: «Il ripetitore deturpa il paesaggio apprezzato dai turisti»

Raccolta di firme contro l’antenna di telefonia. Monaldi all'attacco: «Il ripetitore deturpa il paesaggio apprezzato dai turisti»
Raccolta di firme contro l’antenna di telefonia. Monaldi all'attacco: «Il ripetitore deturpa il paesaggio apprezzato dai turisti»
di Francesca Pasquali
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Sabato 4 Dicembre 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 14:39

MONTE GIBERTO  - Erano i primi di novembre quando gli abitanti di Monte Giberto hanno scoperto che su una delle tre colline su cui sorge il paese potrebbe essere installato un ripetitore di telefonia mobile. Sarebbe il secondo, dopo quello che già svetta vicino al cimitero. Stavolta, la zona interessata è quella di Santa Lucia, contrada di campagna, agriturismi e aziende agricole biologiche.

Ma i residenti non ne vogliono sapere. E, nel giro di pochi giorni, hanno incontrato il sindaco, che ha confermato la richiesta da parte di Iliad di installare un’antenna di una trentina di metri su un terreno privato dato in locazione, e costituito un comitato (Comitato spontaneo No antenne Monte Giberto), con una pagina Facebook. 


Adesso, vuole avviare una petizione, coinvolgendo le associazioni ambientaliste e gli entri locali, fino alla Regione. «Appena abbiamo saputo della richiesta arrivata in Comune – racconta la portavoce del comitato, Anna Maria Monaldi –, ci siamo mobiliati. Siamo andati a informarci dal sindaco che, con estrema collaborazione, ci ha confermato la situazione e ha accolto il nostro malumore».

Che, in poco tempo, è cresciuto, coinvolgendo anche chi non abita nelle vicinanze della zona interessata. Il timore – spiega Monaldi – riguarda sì la salute, ma anche l’ambiente e la tutela del paesaggio. «Si parla tanto di valorizzare i piccoli borghi, ma non lo si fa certo installando un’antenna a un chilometro di distanza, in linea d’aria, da un’altra», dice la portavoce. Ma il problema – prosegue – non è tanto il posto, quanto il ripetitore in sé, che rischia di «deturpare in maniera irreversibile un paesaggio molto apprezzato da turisti e persone che scelgono di vivere qui, con una ricaduta negativa sull’economia di questi borghi».

Il Comune starebbe studiando la richiesta di autorizzazione, «per valutare se ci sono elementi di tipo tecnico a cui aggrapparsi». Il sindaco Giovanni Palmucci ha incontrato il comitato, «ribadendo la sua vicinanza e la volontà di capire se c’è un modo per evitare l’installazione dell’antenna».

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