MONTAPPONE - «La fortuna e la sfortuna non esistono», diceva il grande Enzo Ferrari. Non ditelo però, se riuscite a trovarla, alla persona che lo scorso 22 maggio, giocando una schedina da 2 euro, ha centrato il 6 al Superenalotto, totalizzando una vincita di 156.294.151,36 di euro.
L’unica certezza, passata la giornata di ieri, è che la persona che ha reso famosa Montappone non solo per i cappelli, ha ricevuto la somma nel suo conto corrente, decurtata della “tassa sulla fortuna”, che prevede una trattenuta del 20% sulla somma eccedente i 500 euro. I termini per il pagamento al fortunato vincitore o vincitrice, scadevano, appunto, sabato. «Il 21 agosto è andato, vero, ma ancora non si è sentito nessuno» commenta Gianmario Mennecozzi, genero del titolare ultraottenne del punto vendita con annessa ricevitoria. All’indomani della super vincita, la quarta di sempre nella storia del Superenalotto, l’ignoto possessore della ricevuta della giocata aveva infatti telefonato a Mennecozzi promettendogli che si sarebbe ricordato di lui. Al momento però, il gestore ha ricevuto solo alcune richieste di aiuto.
«Lettere con cui mi si chiede di inoltrarle a chi ha vinto, qualora, un giorno, dovessi venire a sapere chi è stato» dice il gestore.
Strano o no, anche i “cacciatori” dell’identità del neo milionario, sembrano essere, ad oggi ancora “in ferie”. Nessuno ha contattato nessun altro per eventuali donazioni di cui si parlava in quei giorni, almeno per il momento. Ma a quanto sembra, scaduti i termini massimi per il bonifico della somma, per poter pensare di vedere o sapere qualcosa, si dovrà attendere almeno una settimana, o forse qualcosa in più. Probabilmente tutti, in primis il fortunato, aspettavano la scadenza di sabato. Al tempo non si comanda.