Porto San Giorgio, Marcozzi attacca
"Reperiremo i fondi per il dragaggio"

Una veduta aerea del porto di Porto San Giorgio
Una veduta aerea del porto di Porto San Giorgio
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Sabato 31 Ottobre 2015, 12:37 - Ultimo aggiornamento: 13:07
PORTO SAN GIORGIO - “Impegno della Prima Commissione a reperire fondi, nell’immediato, per il dragaggio del porto sangiorgese”. Il consigliere capogruppo FI, Jessica Marcozzi, prosegue la sua battaglia.

La Prima Commissione consiliare permanente al Bilancio, presieduta dal Presidente Francesco Giacinti, si impegnerà a trovare, nell’immediato, fondi per il dragaggio del porto di Porto San Giorgio. "Questo è quanto a seguito della mia interpellanza - rimarca la Marcozzi - dell’appello diretto all’assessore ai Porti, Anna Casini, e di contatti con il sindaco Nicola Loira sia da parte mia che della maggioranza, il presidente della Prima Commissione, Francesco Giacinti e il Consigliere Fabio Urbinati mi hanno garantito. Mi auguro che la loro risposta sia più concreta e immediata rispetto a quella fornita dall’amministrazione. Non posso, infatti, non rimarcare l’assoluto disinteresse mostrato dall’amministrazione nei confronti dell’insabbiamento dell’approdo sangiorgese nonostante le promesse elettorali del presidente Ceriscioli. Nessun avvio di progettazione, nessuno stanziamento, nessun piano di intervento".



Il capogruppo continua: "Nella risposta alla mia interpellanza l’assessore ai Porti, Anna Casini, ha pilatescamente passato la “patata bollente” al Comune di Porto San Giorgio. Ho chiesto all’Assessore al Bilancio, Fabrizio Cesetti, subito 200 mila euro per il porto sangiorgese. Un appello, il mio, caduto nel vuoto. Sarò quindi vigile e non demorderò finchè l’approdo sangiorgese non tornerà ad essere da subito adeguatamente transitabile e fruibile sia dai motopesca della marineria che dal diporto e finchè la problematica dell’insabbiamento non verrà risolta con una programmazione di interventi cadenzati a medio-lungo termine. Proporrò anche l’avvio di uno studio tecnico teso a analizzare nello specifico la conformazione strutturale e geografica dell’approdo, delle maree e della movimentazione delle sabbie sommerse in modo tale da individuare e pianificare efficaci operazioni anti-insabbiamento e, contemporaneamente, da poter avviare la progettazione di risolutivi interventi infrastrutturali"
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