Montegranaro, assolto ex assessore
dall'accusa di fatture false nello sport

Un'aula di tribunale
Un'aula di tribunale
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Mercoledì 28 Ottobre 2015, 20:24 - Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 09:27
MONTEGRANARO - È stato assolto perché il fatto non sussiste Mirko Giacobbi, ex assessore ai Lavori pubblici nella giunta Gismondi, finito davanti ai giudici per un presunto giro di fatture false.

A essere indagati erano in cinque, tutti veregrensi: Giacobbi in qualità di legale rappresentante della Montegranarese Calcio a 5, Henry Seghetta, che ricopriva la stessa carica alla Poligranarese e Montesportiva, Romelio Pettinelli, amministratore della Paragon, e i titolari del solettificio Romas Robertino e Maurizio Stoppo. Tutti sono stati assolti con formula piena. L'indagine era nata circa due anni fa da alcuni controlli della Guardia di Finanza sui conti della Romas, controlli dai quali emersero cifre insolitamente alte versate nelle casse delle società sportive in questione per le annate di imposta 2007 e 2008. Sponsorizzazioni gonfiate, un classico nel mondo dello sport dilettantistico. Ma non in questo caso.



Sin dalle indagini Giacobbi, difeso dall'avvocato Stefano Nascimbeni, aveva ribadito che l'accusa era infondata perché quelle sponsorizzazione erano vere e concrete, dimostrabili senza alcun problema. E portando in tribunale cartelloni e materiale sportivo con le pubblicità del solettificio, oltre a carte e fatture, gli imputati hanno ribadito di aver agito nel pieno rispetto della legge e respingendo così le accuse del pubblico ministero, che per l'ex assessore aveva chiesto tre anni di reclusione. Due, invece, gli anni di carcere richiesti dal pm per i titolari della Romas. Richieste che, però, sono state rigettate. "Un successo su tutta la linea - commenta l'avvocato Nascimbeni a margine della sentenza di ieri mattina nel Tribunale di Fermo - è stato provato che questa pubblicità era reale ed effettiva, come abbiamo sempre sostenuto. Abbiamo esibito tutto il materiale che provava la regolarità della sponsorizzazione, per cui l'accusa si è dimostrata inconsistente".



Giacobbi, esponente di Forza Italia della quale era stato anche coordinatore cittadino, è stato assessore per 4 anni e mezzo nella giunta Gismondi dalla quale però si smarcò nel finale di legislatura. Fu infatti tra i cosiddetti "ribelli" che votarono a favore della sfiducia all'amministrazione nel famoso Consiglio comunale dell'ottobre 2013 che concluse la legislatura e consegnò la città nelle mani del commissario. Alle elezioni amministrative del 2014, poi, fu candidato consigliere nella lista a sostegno di Gianni Basso. Un percorso politico che, in ogni caso, non ha nulla a che vedere con la vicenda giudiziaria che Giacobbi ha superato senza ombre.
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