Fermo, l'omaggio di Mogol a Bowie
e stilettata ai talent: "Famosi, non bravi"

Mogol a destra riceve il saluto del sindaco Calcinaro
Mogol a destra riceve il saluto del sindaco Calcinaro
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Martedì 12 Gennaio 2016, 05:15
FERMO - Poche ore prima del dibattito, si era diffusa la notizia della morte di David Bowie, omaggiato sia da Calcinaro sia da Mogol stesso, che di Bowie, nel 1970, rivisitò in italiano il pezzo "Space oddity".


Mogol, ospite nel Teatro dell'Aquila, si è posto in contrapposizione ai Talent Show che tanto di moda vanno ora, "che rendono famosi i ragazzi prima di farli diventare bravi". Mogol ha ricordato anche l'esistenza della sua scuola, il Cet (Centro Europeo di Toscolano), che da oltre venti anni coinvolge l'interezza della persona oltre che l'artista: mente, anima e corpo. "Una scuola seria che ha sistemi innovativi, frequentata in passato da Arisa e da Son Pascal, ottimo cantante italiano che ha sfondato in Kazakistan e Russia. Se si può insegnare a scrivere bene una canzone? Ma certo, Leonardo da Vinci andò a scuola di pittura dal Verrocchio...".
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