Confermato l'inquinamento a Fonteserpe
Del divieto di balneazione pochi sapevano

Confermato l'inquinamento a Fonteserpe Del divieto di balneazione pochi sapevano
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Mercoledì 23 Luglio 2014, 21:53 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 17:42
PORTO SANT'ELPIDIO - Inquinamento confermato davanti al fosso Fonteserpe. Ma del divieto di balneazione pochi sapevano. Mare inquinato al fosso Fonteserpe. I prelievi dell'Arpam confermano l'inquinamento organico. La striscia di schiuma biancastra e marrone scuro avvistata da alcuni bagnanti tra giovedì e sabato è causata dai liquami fognari. Liquami che dovrebbero passare attraverso impianti di depurazione, prima di essere scaricati nei fiumi. Ieri l'acqua al fosso Fonteserpe era tornata limpida, ma il divieto di balneazione rimane. Anche se in tanti non sapevano dei prelievi dell'Arpam né dell'ordinanza del sindaco di divieto temporaneo di balneazione nella zona monitorata. Al Pontile qualcuno ha visto la macchia in mare, "ma il fosso lo teniamo chiuso per far filtrare l'acqua e quindi l'inquinamento è dovuto alla Foce del Chienti, non al fosso" dice Enrico Pelloni, presidente del Pontile, rimessaggio barche tra la Playa de Cococciò e il camping Holiday. A nord della pineta, invece, l'allarme è scattato. La titolare dello chalet Sunrise ha letto l'ordinanza sul sito del comune e dice "noi abbiamo messo la bandiera rossa di divieto di balneazione per non rischiare multe, ma non abbiamo capito la zona dove è vietato farsi il bagno". C'è confusione. Il sindaco, che ieri mattina si è incontrato in comune con il comandante della capitaneria di Porto preferisce non parlare. Il comandante della capitaneria, Fabrizio Saverio Strusi, è dettagliato al riguardo e dice "sono arrivate segnalazioni dei bagnanti, sabato abbiamo inviato una pattuglia via terra e poi via mare. Abbiamo visto l'acqua torbida e abbiamo fatto i campionamenti. Possono capitare ovunque situazioni del genere, questo è un territorio da bandiera blu, vessillo meritatissimo". In comune, intanto, è arrivato un primo rapporto dell'Arpam effettuato il 16 luglio e le analisi, allora, evidenziavano la presenza 360 enterococchi fecali su 100 millilitri di acquae. Valori molto alti perché il mare è balneabile se la presenza di enterococchi non supera le cento unità per 100 millilitri. La presenza di enterococchi consente una stima del rischio igienico-sanitario. Più alto è il contenuto di enterococchi, più è probabile che vi siano germi patogeni. Dagli uffici tecnici del comune trapela che la macchia in mare sia stata causata dal malfunzionamento di uno scarico fognario. Il comune ha incaricato dei controlli il Tennacola l'Arpam. Patrizia Ammazzalorso, dirigente Arpam di Fermo, ha ricevuto il primo rapporto dal laboratorio di Ascoli ed è in attesa del secondo oggi, quello dei prelievi effettuati dalla Capitaneria di Porto il 21 luglio. Due campionature. La prima è stata analizzata ed evidenzia la presenza di Escherichia coli. (Nelle acque adibite alla balneazione è prescritta l'assenza obbligatoria di Escherichia coli, in relazione al suo ruolo di indicatore primario di contaminazione fecale, ndr). Della presenza di enterococchi si saprà con la seconda analisi, in giornata.




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