Il manager
Nato a Fossombrone, 65 anni, vanta una lunga carriera come manager nel settore sanitario, anche fuori regione (ha lavorato ad Alessandria, Perugia e Crotone). Non vuole parlare delle priorità del suo impegno prima di avere contezza della realtà sanitaria fermana. Però è sicuro dei punti di forza dell’Ast. «Sono i medici. Fermo vanta professionisti nei due ospedali assolutamente validi.
Il passaggio
Gentili nel suo mandato sarà con ogni probabilità chiamato ad amministrare un passaggio epocale: l’entrata in funzione del nuovo ospedale di Fermo. «La Regione ha attuato una grande politica di rinnovamento degli ospedali – spiega – ricordo l’Inrca di Osimo e il nuovo ospedale a Cagli, tra gli altri. Un grosso investimento nella parte muraria delle strutture, molte delle quali in costruzione, per quanto riguarda l’ospedale di Fermo, bisogna vedere a che punto del trasferimento si porrà la mia guida. Chiaro che si tratta di una fase delicata che inevitabilmente creerà qualche disagio, da limitare al massimo». Capitolo liste d’attesa. «Conosco gli obiettivi della giunta regionale, sono già nel sistema. Bisogna aumentare il numero dei medici in primis, ottimizzare le risorse disponibili ma anche avere un rapporto collaborativo con i medici di base ed evitare l’iper prescrittivismo».
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