Furto di calzature da Nadege
Condannato a due anni l'autista

Furto di calzature da Nadege Condannato a due anni l'autista
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Giovedì 30 Ottobre 2014, 22:25 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 11:42
MONTEGIORGIO - E' stato condannato a due anni di reclusione l'uomo trovato a Sora con il carico di scapre rubato al calzaturificio Nadege.

Si erano introdotti, lo scorso 19 settembre, dopo aver manomesso il contatore dell'elettricità, disattivato l'allarme di sicurezza e forzato la porta d'ingresso, all'interno del capannone del calzaturificio Nadege snc di Montegiorgio, trafugando circa 3.000 paia di scarpe per un valore di 250 mila euro.



Un colpo da maestri, che però non è andato a buon segno, dato che il corriere della banda, Massimiliano Spera, originario di Napoli, il giorno dopo è stato arrestato a bordo di un furgone rubato con il carico di scarpe.



Ieri è stato processato per direttissima. Il giudice Barbara Bondi Ciutti ha condannato l'uomo a due anni e 10 mesi di reclusione ed al pagamento di una multa di 3000 euro per il reato di ricettazione e furto.



L'uomo era stato catturato nel Lazio, da una pattuglia della sottosezione della polizia stradale di Sora che, nel corso di una specifica attività di monitoraggio dell'autotrasporto professionale sulla viabilità ordinaria, ha fermato per un controllo il furgone in transito sulla superstrada Cassino- Sora- Avezzano e diretto a sud.



Al momento del fermo, gli agenti si sono insospettiti dai segni di nervosismo che mostrava il conducente. Così hanno verificato la regolarità della documentazione ed hanno subito scoperto che lo stesso furgone era risultato rubato, un'azienda di Teramo nel giugno scorso.



A quel punto i controlli si sono intensificati, gli agenti hanno aperto i portelloni del Ducato ed hanno effettuato una perquisizione all'interno del mezzo rivenendo diversi attrezzi utilizzati per lo scasso, come un piede di porco, sei torce e diversi cacciaviti. Oltre agli arnesi, in bella vista, c'erano 3000 paia di scarpe. Da successivi accertamenti compiuti sui prodotti, la Polizia stradale ha accertato che si trattava di merce rubata. Era infatti la refurtiva del calzaturificio Nadege.



Il titolare della ditta Mario Santoni alla fine ha potuto riavere indietro le calzature rubate. Questa volta tutto è finito bene, anche se resta la paura e i danni che il raid ha provocato alla struttura aziendale. Non si ferma purtroppo l'escalation di furti in azienda, che sta mettendo sotto scacco gli imprenditori del fermano, che oltre alla crisi, alla pressione fiscale ed agli effetti della globalizzazione, devono fare i conti con la criminalità.



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