Ciclone Fiorello, stasera il debutto all'Aquila: «Fermo è bellissima, ma allargate quegli ascensori»

Ciclone Fiorello, stasera il debutto all'Aquila: «Fermo è bellissima, ma allargate quegli ascensori»
Ciclone Fiorello, stasera il debutto all'Aquila: «Fermo è bellissima, ma allargate quegli ascensori»
di Chiara Morini
4 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Gennaio 2022, 04:50

FERMO - Cresce l’attesa per gli spettacoli di Fiorello. Lo showman siciliano, infatti, è arrivato in città già martedì scorso e ieri pomeriggio era a teatro per le prove, dalle quali proveniva la musica che si sentiva per un tratto della strada che porta al Girfalco.

Da questa sera, infatti, e fino a sabato compreso, salirà sul palco del teatro dell’Aquila, per il primo dei tre appuntamenti con il suo “Fiorello presenta… Fermo”, il nuovo spettacolo il cui tour è partito lo scorso mese di novembre proprio dalle Marche. Dopo i sold out a Senigallia, Civitanova e Ascoli, l’artista a fine 2021 ha annunciato le nuove date: dopo Fermo sarà la prossima settimana anche a San Benedetto.


Il passato
A Fermo è tempo di amarcord, nell’attesa di vedere lo show a teatro: non è la prima volta che Fiorello anima la città.

I ricordi di tutti, dei bambini che lo guardavano in tv e dei giovani, oggi adulti, che erano in piazza del Popolo, raccontano la storia della tappa fermana del Karaoke, nel 1994. Nei video che si trovano in rete, e che riproducono la puntata di allora, piazza del Popolo era gremita in ogni singolo angolo. Lontani ricordi, e anche un pizzico di nostalgia, considerando che ora una piazza così piena non si può avere. Il Covid non lo permette. E se i ricordi sono corretti, quella serata si svolse proprio nel mese di gennaio. Qualcuno ricorda che fu il 18, ma l’anno è nell’album delle memorie proprio dello stesso Fiorello: «Sì, a Fermo - dice mentre lo incontriamo per una foto al ristorante dell’Astoria - sono già stato nel 1994, quando conducevo il Karaoke. Allora non ho avuto la possibilità di visitare la città, mentre stavolta sì, e mi è piaciuta davvero. Ma un consiglio: forse gli ascensori - rimarca con un sorriso - dovrebbero essere un po’ più grandi, io soffro di claustrofobia». Non va oltre, nessuno spoiler, perché questa sera salirà sul palco. Nell’attesa ha fatto alcune passeggiate lungo corso Cefalonia, già martedì scorso dopo essere arrivato in città, e anche ieri mattina, quando si è fermato al Gran Caffè Belli per prendere un caffè. «Una persona molto alla mano – lo descrive il titolare Claudio Cognigni –: è stato emozionante incontrarlo, io che da bambino lo vedevo in tv». È amato e apprezzato dal grande pubblico, e dove è stato finora, sempre sold out. Magari perché erano cinque anni che non calcava i palcoscenici dei teatri, magari per la voglia di vederlo dal vivo dopo averlo visto a Sanremo. L’attesa, per i curiosi, comunque è terminata ed è anche quella di vedere se e quali riferimenti farà alla città di Fermo nel suo spettacolo. Non si sa, ovviamente, quali potranno essere, ma riferimenti qua e là, ce ne sono stati a Senigallia, a Civitanova ha ricordato le luminarie natalizie tanto discusse di qualche anno fa, e qualcosa ha detto pure ad Ascoli. Sarà emozionante essere al teatro dell’Aquila. Chi ci sarà ricorderà una serata, come si legge nelle note di regia, «coinvolgente, mai uguale a sé stessa, uno spettacolo in continua evoluzione, ma che è segnato in modo indelebile dal suo marchio di fabbrica».


La dote
Quello di Fiorello, di chi è capace di improvvisare, di interagire con il pubblico, di inserire momenti di spettacolo non previsti dal copione. Ovviamente non mancheranno riferimenti all’attualità, fatti da chi guarda l’Italia e gli italiani con sguardo acuto e ironico. Sul palco anche la band di sempre, con i musicisti che guardano al varietà, e che accompagnano lo showman nelle sue improvvisazioni.

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