Filtex non delocalizza in Cina e ora fa affari d’oro con l’Asia: tre robot produttori per l'azienda di Falerone

Filtex non delocalizza in Cina e ora fa affari d oro con l Asia: tre robot produttori per l'azienda di Falerone
Filtex non delocalizza in Cina e ora fa affari d’oro con l’Asia: tre robot produttori per l'azienda di Falerone
di Massimiliano Viti
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Giovedì 29 Dicembre 2022, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 15:07

FALERONE Il booster della pandemia, i robot e i clienti cinesi. Sono i tre driver di crescita di Filtex, l’azienda guidata dalla famiglia Beleggia che produce articoli casalinghi e grigliati in filo di ferro cromato, verniciato, plastificato, grezzo e in acciaio inossidabile. «Nel 2020 e 2021 abbiamo registrato un’impennata del fatturato. Quest’anno chiuderemo con un incremento a doppia cifra» conferma David Beleggia, che guida l’azienda insieme ai fratelli Erik e Juri e alla cugina Fabiola.

Il rientro


Il biennio 2020-2021 è stato straordinariamente positivo per due motivi: la gente costretta a casa ha acquistato più attrezzi per la cucina e il rientro in Italia (reshoring) di produzioni che prima venivano delocalizzate in Cina. Sulla scia di questo super biennio, anche il 2022 è stato molto positivo, proseguendo il trend di sviluppo aziendale che continua ininterrottamente dal 2008. Filtex, che dà lavoro a oltre 30 persone, ha raggiunto 3,5 milioni di euro di fatturato (la quota export è del 12%), il 70% del quale viene realizzato con la produzione per altri marchi e il restante 30% con la vendita dei prodotti a marchio Filtex (destinati a grossisti e catene di ferramenta) e Filtex Professional (settore horeca).

Le scelte strategiche determinanti sono state sostanzialmente tre. La prima è stata quella di puntare sul prodotto personalizzato. «Nel giro di una settimana riusciamo a realizzare il prototipo. Puntiamo ad essere versatili e al servizio dei clienti» conferma David. La seconda è quella presa nel 2005 di non delocalizzare la produzione in Cina. «Ho compiuto un viaggio esplorativo in Cina ma sono tornato ancora più convinto che il futuro era il made in Italy. E ora abbiamo diversi clienti cinesi» afferma David. La terza è arrivata nel 2012 quando la seconda generazione ha preso le redini dell’azienda dai gemelli Bruno e Dante Beleggia, fondatori, nel novembre del 1970, dell’impresa. Prima con la sede a Montegiorgio e ora a Piane di Falerone. 


Gli investimenti


«Abbiamo deciso di aumentare gli investimenti in automazione, unica strada percorribile per ridurre i costi e restare competitivi» conferma David. Filtex dispone oggi di un impianto automatizzato per la galvanica, così come è automatizzata la gestione del magazzino. Ma il fiore all’occhiello sono tre robot produttori, con la prospettiva di accoglierne altri in futuro. Questo vuol dire anche far compiere un salto culturale al personale.
 

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