Cibo, racconti e Metaverso: il turismo entra nel futuro. Il piano e le richieste di Calcinaro

Cibo, racconti e Metaverso: il turismo entra nel futuro. Il piano e le richieste di Calcinaro
Cibo, racconti e Metaverso: il turismo entra nel futuro. Il piano e le richieste di Calcinaro
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Domenica 23 Ottobre 2022, 06:30

FERMO  - Dove sta andando il turismo fermano? Quali prospettive per un settore fondamentale per l’economia del territorio? Di questo, e di strategie per un turismo esperienziale s’è parlato, ieri, nel corso del convegno “Futuro Turismo”. Un titolo, che sa di slogan, ma di fatto riassume il cuore di un appuntamento partito lo scorso anno: il futuro del turismo. E la tendenza mostrata dal settore va sempre più nella direzione di un turismo esperienziale, per il quale sono importanti il food, lo storytelling, e gli strumenti digitali. 

 
L’innovazione
«Il turismo - ha commentato il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro – è importante anche perché permette a giovani di investire e di essere presenti nel territorio, senza dover andare via.

Ma per attuare una strategia di successo, bisogna andare oltre i vecchi schemi. Va fatto un percorso urbanistico ricettivo non invadente, perché aumentare la ricettività serve, altrimenti diventa poi inutile dibatterne». Da poco è nata l’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche. «Il nostro territorio – ha osservato il presidente della Regione, Francesco Acquaroli – è eterogeneo, pieno di scoperte da fare, gli ingredienti per il successo ci sono. La sfida per il futuro passa per la promozione sui mercati esteri, la formazione per un settore nuovo, lavorare per la destagionalizzazione. I dati marchigiani sono buoni, ma si può migliorare. Serve però ragionare tutti insieme, pensate cosa potrebbe succedere se tutta la costa adriatica ragionasse insieme, i flussi turistici sarebbero davvero sostanziosi».

Ma cosa chiede il turista, quando arriva in luoghi dove c’è la spiaggia, ma a pochi chilometri ci sono anche la collina e le montagne? Dati alla mano di Unioncamere, gli obiettivi delle vacanze tra i 28 e i 57 anni sono quasi gli stessi, a cambiare sono le percentuali se si considerano turisti dai 28 ai 41 anni e dai 42 ai 57. In entrambi i casi si va in vacanza per il mare, ma si vuol vedere arte e monumenti, e si cercano anche vacanze a contatto con la natura. «Va bene l’accoglienza – ha spiegato Massimiliano Polacco, a Fermo ieri in veste di consigliere della Camera di Commercio, delegato per il turismo – ma ci sono, come dimostrano i dati, pure altre ricadute. Anche gli stranieri arrivano per il mare e il territorio, ma vogliono cultura».

Anche se, a guardare le statistiche della spesa, in cima alla lista ci sono i bar, seguiti dai ristoranti, dai supermercati, da abbigliamento e da prodotti enogastronomici. «Noi – ha aggiunto l’assessore al turismo di Fermo Annalisa Cerretani – siamo la costa fermana, e siamo pronti a darle dignità, siamo orgogliosi e allo stesso tempo attenti a quello che accade». Un’esperienza va vissuta fino in fondo, «il turista vuol sentirsi sicuro» ha ricordato la vicaria del prefetto Alessandra De Notaristefani Di Vastogirardi, e va accolto e coccolato nel migliore dei modi. 
La pandemia
«La pandemia – ha sottolineato il presidente della provincia Michele Ortenzi – ha fatto riscoprire valori come l’ambiente e la valorizzazione dei borghi. Ok mare, collina, montagna e borghi, ma il turista vuole che gli si racconti il territorio, lo vuole ascoltare e vivere, e perché no, anche assaggiare. Per quanto possiamo, noi della Provincia cercheremo di coordinarci con Regione e località per modifiche che possono far crescere il territorio». Ascoltare, vivere e assaggiare il territorio? Ovvero il food, che può diventare punto strategico per la destagionalizzazione. Di questo s’è parlato oltre che con Cerretani, anche con il presidente della commissione consiliare della regione, Andrea Putzu, i due chef stellati Pierpaolo Ferracuti e Richard Abou Zaki del ristorante Retroscena di Porto San Giorgio, Alberto Farina, che ha ottenuto due spicchi del Gambero rosso per la sua “Alberto Farina Pizzeria”, e Gioia Marcolin dell’Officina del Sole. Si è quindi parlato di storytelling, con il senatore Guido Castelli, Daniela Tisi, dirigente Cultura della Regione Marche, e Alberto Monachesi, di Tipicità e docente di marketing. Terzo e ultimo step il ruolo di Seo, social, intelligenza artificiale e metaverso come linguaggi per il turismo. L’assessore Cerretani ne ha parlato con Giorgia Melchiorri, dottoranda Unimc, Iva Vasich, dottoranda Univpm e Sara Francia di Cultura&Digitale. 

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