Baby vandali, raid sacrilego contro un dipinto. L'artista Governatori: «Qui servono le telecamere»

Un quadro della Madonna preso a sassate

Baby vandali, raid sacrilego contro un dipinto. L'artista Governatori: «Qui servono le telecamere»
Baby vandali, raid sacrilego contro un dipinto. L'artista Governatori: «Qui servono le telecamere»
di Francesca Pasquali
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Domenica 19 Settembre 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 15:58

FERMO - Quando è uscito di casa Maurizio Governatori non poteva credere ai suoi occhi. Il quadro della Madonna che aveva dipinto anni addietro e che da altrettanti era attaccato al muro di casa sua che dà su via delle Mura era completamente spaccato. La notte prima, qualcuno l’aveva preso a sassate. O colpito con qualche oggetto.

 
Se il vetro non è andato in mille pezzi è perché è di quelli pesanti, con la pellicola di silicone in mezzo. L’uomo, che di mestiere dipinge e scolpisce e che ha insegnato al Liceo artistico Preziotti-Licini, è andato dai carabinieri e ha sporto denuncia contro l’atto vandalico. Perché – spiega – «non si può andare avanti così». Lungo la via che porta in piazzale Carducci e poi in piazza, racconta, un mesetto fa qualcuno ha disintegrato i finestrini di tre auto parcheggiate, per rubarci dentro. E gli schiamazzi notturni disturbano il sonno di chi vive in quella zona e che, la mattina dopo, si ritrova con bottiglie di vetro e segnali stradali nel giardino di casa. Perciò, domenica notte, quando è avvenuto il fatto, né lui né la moglie hanno dato peso ai rumori che arrivavano dalla strada.

«Ormai siamo abituati al chiasso, soprattutto quando in un locale qui vicino fanno vedere le partite. Ma è tutta la zona che è in balia di ragazzini di 14-15 anni che fanno di tutto», si lamenta l’uomo. Sullo stesso muro, un po’ più in alto, c’è un altro quadro che, però, non è stato toccato. Le speranze di trovare chi ha spaccato il vetro del dipinto sono poche. Le telecamere dell’impianto di risalita, hanno spiegato i carabinieri all’uomo, quasi sicuramente non arrivano a registrare fino a casa sua. Comunque, per sicurezza, controlleranno. I militari gli hanno anche assicurato che si faranno vedere di più da quelle parti del centro.

Per il futuro gli hanno consigliato di attrezzarsi per conto suo, comprando e installando delle telecamere.

Governatori, che si sente «colpito a più livelli, come artista e come cittadino», dice che lo farà, anche se pensa che non sia la soluzione. Perché quella dei giorni scorsi «è stata una mancanza di rispetto per un’opera sacra e benedetta, che non riesco a comprendere».

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