Vaccini per le aziende, la partenza è in salita. Gli artigiani scettici: «Troppi intralci dalla burocrazia»

Vaccini per le aziende, la partenza è in salita. Gli artigiani scettici: «Troppi intralci dalla burocrazia»
Vaccini per le aziende, la partenza è in salita. Gli artigiani scettici: «Troppi intralci dalla burocrazia»
di Massimiliano Viti
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Venerdì 21 Maggio 2021, 05:55

FERMO - Vaccinazione in azienda: Cna e Confartigianato si dichiarano pronte ma la strada sembra ancora lunga e tortuosa. Burocrazia, procedure, documentazione, organizzazione degli spazi sono gli ostacoli. Cna Fermo esclude che i vaccini nelle aziende siano imminenti. Per Confartigianato «l’apertura dei vaccini alla fascia di età over 40 probabilmente ridimensionerà l’esigenza della vaccinazione aziendale».

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Il direttore generale di Cna Fermo Alessandro Migliore fa il punto della situazione: «Abbiamo già individuato i centri in cui attivare i punti straordinari per la vaccinazione per le aziende associate di minori dimensioni che da sole avrebbero avuto difficoltà ad organizzarsi. La Fenice di Porto Sant’Elpidio, poliambulatorio Emotest di Piane di Montegiorgio e laboratorio analisi San Serafino di Montegranaro sono le strutture che ci hanno garantito spazi idonei, personale sanitario e di segreteria. Come da procedura, abbiamo segnalato questi centri alla Regione Marche e sono in attesa di autorizzazione da parte dell’Asur».


Lo stesso Migliore, citando il documento tecnico operativo dell’Inail per le vaccinazioni anti Covid in azienda, chiarisce che l’organizzazione del servizio non è affatto semplice, per via della mole dei documenti e dalla complessità dei criteri per definire le priorità della somministrazione nei luoghi di lavoro. E a questo occorre aggiungere le norme per il rispetto della privacy. «Nonostante tutte le difficoltà burocratiche e i costi a carico delle imprese in termini di tempo e di denaro – conclude il presidente di Cna Fermo Paolo Silenzi - ribadiamo la nostra totale disponibilità».

Ma cosa devono fare le aziende? Risponde Massimiliano Felicioni, responsabile del dipartimento ambiente e sicurezza di Cna Fermo: «Inutile parlare di pre-adesioni alla campagna vaccinale, le imprese intenzionate a vaccinare i lavoratori devono contattare il medico del lavoro e predisporre un censimento dei dipendenti che si desiderano vaccinarsi, per essere pronti il giorno in cui si avvieranno i vaccini aziendali».

Sulla raccolta delle adesioni Cna e Confartigianato hanno un approccio diverso. Silenzi e Migliore affermano: «Leggiamo e ascoltiamo di strutture già impegnate nella raccolta delle adesioni, vorremmo anche noi essere così veloci e sicuri». Confartigianato ha predisposto un modulo di pre-adesione che sta sottoponendo alle imprese al fine di organizzare la gestione della campagna vaccinale, monitorando il numero dei lavoratori/titolari/soci disponibili a ricevere la somministrazione del vaccino e la scelta della struttura sanitaria.


La stessa Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo annuncia di aver sottoscritto delle convenzioni con dei centri e delle strutture sanitarie private sulle tre province, che saranno messe a disposizione di tutte le imprese associate per la somministrazione del vaccino. Per la provincia le strutture sono Emotest a Piane di Montegiorgio e Istituto Palmatea a Fermo. «In questa fase organizzativa – dichiara il presidente interprovinciale, Renzo Leonori - le strutture selezionate sono in attesa dell’autorizzazione dell’Asur regionale e di tutte le precise disposizioni per l’effettiva attuazione della campagna vaccinale. Inoltre, stiamo discutendo un ulteriore accordo con Federfarma Marche per organizzare una campagna incisiva».

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