Infermieri laureati, ora c'è anche il corso magistrale. L'Università di Fermo cresce e aiuta l'ospedale

Infermieri laureati, ora c'è anche il corso magistrale. L'Università di Fermo cresce e aiuta l'ospedale
Infermieri laureati, ora c'è anche il corso magistrale. L'Università di Fermo cresce e aiuta l'ospedale
di Chiara Morini
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Venerdì 26 Maggio 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 10:39
FERMO - Specialistica di Scienze infermieristiche a Fermo: ci siamo, dal prossimo anno accademico, il 2023/2024, partirà infatti il Corso di laurea magistrale in Scienze infermieristiche e ostetriche. Questa è infatti la denominazione ufficiale del percorso di studi accademici, presentato ieri mattina dall’Università Politecnica delle Marche nella sede di via Brunforte. Per l’occasione, oltre al sindaco di Fermo e presidente dell’Euf, Paolo Calcinaro, e al commissario dell’Ast Fermo Roberto Grinta, sono arrivati in città anche l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, il rettore della Politecnica, Gian Luca Gregori, e il preside della facoltà di Medicina, Mauro Silvestrini. 


La tendenza


Un incremento significativo, per la sede universitaria di Fermo che Calcinaro definisce «un momento importante. Oggi (ieri per chi legge, ndr) dopo vari step siamo a presentare un percorso che è approdato a conclusione positiva». Un percorso che di fatto partirà a settembre. Un percorso, che il sindaco definisce virtuoso per «il mondo accademico, sia del Fermano che per quelli che vengono da fuori. L’importanza per la città è nell’indotto, e quando il corso di laurea sarà a regime avremo 50 studenti in più». Saranno 25 i posti a disposizione del corso di laurea nella sede fermana dell’ateneo anconetano, e comunque, aggiunge Calcinaro «i ragazzi potranno essere “adottati” anche per i tirocini, potendo arrivare a fornire supporto per l’ospedale». Il preside di facoltà Silvestrini ricorda che ai suoi tempi «gli infermieri erano un punto di riferimento, ma oggi lo sono ancora di più. Questo corso specialistico è aperto ai laureati in Infermieristica e offre loro anche l’opportunità di progredire nella carriera». I laureati con questa specialistica, infatti, potranno trovare occupazione in ogni struttura sanitaria e socioassistenziale, assumendo funzioni di direzione o coordinamento dei servizi dove operano, potranno lavorare in centri di formazione aziendali o accademici, anche, tra le varie possibilità, con attività di docenza e tutorato. «Abbiamo lavorato – ricorda il rettore Gregori – con un proficuo rapporto con Euf e Regione.

E negli ultimi tre anni abbiamo portato a compimento il nuovo percorso Ingegneristico, la nuova Logopedia e dal prossimo anno anche la specialistica in infermieristica. Nell’ultima riunione del Cda è stato approvato il Fermo Tech».


Le offerte


Crescono dunque i corsi di laurea della Politecnica nella regione, ma anche gli studenti a Fermo. Con riferimento al corrente anno accademico, Ingegneria triennale è passata da 93 a 112 (20 matricole), Ingegneria magistrale da 40 a 57, Scienze infermieristiche e ostetriche è a 25, con aumento degli iscritti all’Univpm del 7%. Dati generali a parte e tornando alla specialistica di Infermieristica, Grinta osserva come questo sia importante per due motivi. «Il primo - spiega – è che si rafforza il legame e l’interesse reciproco del territorio e dell’Università. E poi la professione infermieristica è tutt’altro che in crisi, è in crescita, perché diventa sempre più importante nella sanità». E il motivo lo spiega l’assessore Saltamartini: «Il futuro va nella direzione di avere l’infermiere di famiglia e di prossimità. Oggi la Politecnica aumenta l’offerta formativa, e noi abbiamo deciso di finanziare perché vogliamo avere un buon turnover e coprire le specializzazioni mancanti. La speranza è di formare studenti che poi restino nelle Marche».
Il futuro
E Silvestrini aggiunge anche che «le professioni infermieristiche sono in difficoltà per questioni economiche, non esistono domeniche o festivi e c’è il rischio che possano emigrare». Se Saltamartini annuncia che si chiederà al Governo, con risoluzione approvata all’unanimità in consiglio regionale, di superare il tetto di spesa per la sanità, Gregori guarda al futuro: «Magari potremmo portare nelle Marche, proprio a Fermo, un corso in Telemedicina e infermiere di comunità».

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