Tratto Servigliano-Amandola, primi 30 milioni per la strada Monti-Mare

Tratto Servigliano-Amandola, primi 30 milioni per l'opera Monti-Mare
Tratto Servigliano-Amandola, primi 30 milioni per l'opera Monti-Mare
di Franco Limido
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Mercoledì 18 Maggio 2022, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 01:45

MONTEGRANARO -  Importante riunione operativa quella svolta sulle infrastrutture nel tratto fermano per un incontro che ha rappresentato il metaforico taglio del nastro alla realizzazione dell’opera Monti-Mare. L’imponente rete di collegamenti che andrà a potenziare la viabilità delle aree fermano e maceratesi, dalla sponda adriatica alle vette sibilline, è ora presentata dall’onorevole veregrense in quota alla Lega, Mauro Lucentini. 


«Siamo partiti con la realizzazione di un’opera epocale, che i nostri territori aspettavano da molto tempo – il commento del deputato montegranarese -.

Passiamo dalle parole ai fatti, tra l’altro rendendo concreta una progettazione non data per certa in campagna elettorale, sulla quale abbiamo cioè messo mano una volta eletti. Eccoci per tempo a sostenere tale battaglia giungendo a concretezza solo dopo un anno e mezzo».


Riunione coordinata dall’Ufficio Ricostruzione nella figura del sub commissario Fulvio Maria Soccodato, al vertice dello staff coordinato dal commissario Giovanni Legnini, affiancato dall’assessore regionale con deleghe, tra le altre, ad infrastrutture e trasporti Guido Castelli. Oltre l’onorevole Lucentini, raccordo tra le istituzionali nazionali e le periferie a beneficiare dell’opera, i sindaci delle municipalità coinvolte, per l’area fermana Adolfo Marinangeli, Amandola e Marco Rotoni, Servigliano. Nella sostanza sono stati appaltati i primi 100 milioni di euro sui 400 previsti per i tre tratti identificati: Caldarola-Sarano, Sarnano-Amandola, Amandola-Servigliano. Ogni lotto avrà un costo di circa 120 milioni di euro. La prima fase vedrà in campo 30 milioni, per l’area fermana investiti sul tratto partente da Servigliano in direzione Amandola. Nelle prossime settimane verranno invece erogati altri 20 milioni per il successivo passaggio da Amandola a scendere a valle, fino alla totale copertura dell’intero progetto. 


La canterizzazione vera e propria avverrà entro la fine dell’anno solare, con successivo passaggio a trovare luogo all’interno della primavera 2023. I fondi operativi provengono dai canali riallacciati al Pnrr per il Sisma, in transito sui capitoli di bilancio della Regione Marche e saranno gestiti dall’Anas. Altre risorse sono in arrivo dal Ministero delle Infrastrutture. 


«È stato un confronto del tutto fertile, con tanto di aggiustamenti recepiti dai tecnici e sintetizzati dall’ingegner Mancini dell’Anas. Il nostro prossimo passo sarà quello di reperire fondi che ci porteranno, in prospettiva successiva, a completare l’ultimo stralcio previsto, quello cioè che va da Servigliano alla Girola di Fermo, che andrà incontro al ramo a giungere dall’Adriatico in direzione Sibillini, vale a dire da Porto Sant’Elpidio a Campiglione di Fermo, passaggio già finanziato. Quello che un tempo era un sogno – ha concluso l’onorevole Mauro Lucentini – ora è realtà. Abbiamo dato voce a dei territori a cui seguirà, di conseguenza, una valorizzazione turistica e lavorativa». L’importante è non perdere tempo perchè il Fermano non si può permettere di perdere un altro treno.

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