La scuola media Da Vinci-Ungaretti verrà demolita e ricostruita: ecco cosa succederà

La scuola media Da Vinci-Ungaretti verrà demolita e ricostruita: ecco cosa succederà
La scuola media Da Vinci-Ungaretti verrà demolita e ricostruita: ecco cosa succederà
di Francesca Pasquali
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Venerdì 13 Maggio 2022, 07:10

FERMO  - Sarà demolita e ricostruita la scuola media “Da Vinci Ungaretti”. L’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) ha dato il via libera alla modifica del contratto per la progettazione del plesso. Che, fino all’anno scorso, prevedeva l’adeguamento sismico dell’edificio. I lavori erano stati finanziati per 3,6 milioni dall’Ufficio speciale per la ricostruzione, a fronte dei quasi 5,3 chiesti dal Comune.


Poi, è successo che l’Rtp (Raggruppamento temporaneo di impresa) al quale era stata affidata la progettazione dell’intervento, studiando la scuola, s’è accorto che «il raggiungimento dell’adeguamento sismico dell’intero plesso, limitando l’invasività dei lavori, sarebbe possibile mediante un sistema di isolamento sismico alla base, individuando un piano di isolamento disposto su più livelli e attraverso interventi di rafforzamento nella parte in elevazione e micropali in fondazione per sanare le criticità fondali».

Tradotto: i 3,6 milioni concessi non bastano per i lavori.

Il Comune ha, allora, chiesto e ottenuto dall’Ufficio speciale per la ricostruzione l’autorizzazione a progettare l’adeguamento sismico della scuola basandosi sulla richiesta iniziale, pari a 5.280.206 euro. Siamo a dicembre dell’anno scorso. A quel punto, l’Rtp formata da Bagagli Ingegneria Srl, Ingenium Srl e dall’ingegner Marco Sassano ha rilanciato, spiegando al Comune che sarebbe stato meglio buttare giù e rifare il plesso, invece di lasciarlo in piedi. Tempi più brevi per i lavori (22 mesi invece dei 27 necessari per l’adeguamento sismico “in loco”), studenti che non dovranno spostarsi da un’altra parte, grazie «a una mirata pianificazione degli spazi a disposizione all’interno del lotto che attualmente ospita la scuola» e meno costi per il Comune che non dovrà trovare una sede alternativa per gli alunni, i vantaggi che hanno spinto l’ente a cambiare idea e ad optare per la demolizione e successiva ricostruzione della scuola media. Negli interventi di edilizia scolastica comunale rientrano anche gli interventi alla “don Dino Mancini”. Alle elementari di viale Trento, che per un anno hanno ospitato il centro vaccinale, adesso trasferito all’ex ospedale di Montegranaro, stanno partendo i lavori di adeguamento sismico. 


A eseguirli è la Edilmastro di Isernia. «L’immobile – spiega l’assessora ai Lavori pubblici, Ingrid Luciani – si appresta a diventare cantiere per tornare a disposizione della città». Si tratta di «lavori già previsti nel Piano triennale delle opere pubbliche, al termine dei quali gli alunni, attualmente ospitati nei locali dell’ex ristorante Mario, potranno tornare in questo edificio storico e identitario». Altro cantiere a pochi metri di distanza. Alla scuola di Villa Vitali, in via Ponchielli, dove sono in corso i lavori di adeguamento sismico e rifunzionalizzazione. 

In quest’ultima fase, il progetto prevede l’ampliamento della mensa e le opere di finitura (impianti, tinteggiatura e pavimenti). Un intervento da più di un milione (630mila euro del Miur e 500mila del Comune) che, adesso, si sta concentrando sull’area esterna. Da quando la scuola è stata chiusa, i bambini usano alcuni locali in via Zeppilli. Terminati i lavori, il plesso ospiterà la scuola elementare Montessori e la scuola d’infanzia con metodo ordinario e Montessori. «L’obiettivo dell’intervento – dichiara il sindaco Paolo Calcinaro – è duplice: ridare a Fermo una scuola storica, immersa nel parco e nel verde, e con essa dare anche un nuovo polo Montessori. Un polo green, moderno e sicuro, con pieno adeguamento sismico».

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